La Cina supera il Giappone e per la prima volta nel 2023 diventa il più grande Paese esportatore di auto al mondo.
Secondo i dati diffusi dalla Japan Automobile Manufacturers Association (Jama), l’associazione nipponica dei produttori, il Giappone ha esportato un totale di 4,42 milioni di veicoli lo scorso anno, meno dei 4,91 milioni rivendicati appena pochi giorni fa dall’omologa organizzazione mandarina, la China Association of Automobile Manufacturers (Caam).
Il sorpasso è avvenuto in scia alla decisiva spinta in Cina del comparto delle auto elettriche, in forte crescita. L’ufficio doganale cinese ha fissato il numero ancora più alto a 5,22 milioni, un enorme aumento su base annua del 57%, di cui un veicolo su tre è completamente elettrico.
Le case automobilistiche giapponesi, inclusa la Toyota, la più grande azienda mondiale per unità vendute, producono tuttavia enormi volumi di veicoli anche in altri Paesi.
Nel 2022, la produzione di veicoli in Giappone, escluso motociclette, è stata pari a 7,84 milioni di unità, ma la produzione all’estero è stata di quasi 17 milioni di unità. Invece di modelli completamente elettrici, i produttori giapponesi scommettono da tempo sugli ibridi che combinano alimentazione a batteria e motori a combustione interna, un`area di cui sono stati pionieri con veicoli del calibro della Toyota Prius.
Nel 2022, solo l`1,7% delle auto vendute in Giappone erano elettriche, rispetto a circa il 15% nell’Europa occidentale, al 5,3% negli Stati Uniti e quasi una su cinque in Cina. Le case automobilistiche giapponesi intendono rafforzare la loro produzione di veicoli elettrici, a partire dalla Toyota che punta a vendere 1,5 milioni di veicoli elettrici all’anno entro il 2026 e 3,5 milioni entro il 2030.