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L’UE non vede di buon occhio la fusione Ita-Lufthansa

E’ a rischio il piano di fusione tra le due compagnie aeree. Perché l’operazione veda l’assenso UE serviranno tagli ai collegamenti tra Italia e Europa centrale, e agli slot di Milano Linate.

La strada che porta all’acquisto congiunto della compagnia aerea Ita da parte della tedesca Lufthansa e dello Stato italiano è di sicuro in ascesa forzata dalla gravità. E ciò potrebbe portare a sensibili tagli nelle rotte tra l’Italia e l’Europa centrale e alla cessione di parte degli slot dell’aeroporto di Milano Linate. Ovvero pezzi centrali del core business dell’ex Alitalia. È quanto emerso dalla valutazione preliminare della Commissione europea sull’accordo Ita-Lufthansa. Bruxelles ritiene che l’intesa in questione possa violare le norme Ue sulla concorrenza, e per tale motivo è stata decisa una indagine al riguardo.

Per la Commissione l’operazione rischia di “ridurre la concorrenza sul mercato dei servizi di trasporto aereo di passeggeri su diverse rotte a corto e a lungo raggio da e verso l’Italia”. Si tratta di rotte a corto raggio tra Italia ed Europa centrale. Bruxelles in una nota: “Lufthansa e Ita sono concorrenti diretti per i collegamenti senza scalo, con una concorrenza limitata da parte di altre compagnie aeree, soprattutto vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più difficilmente raggiungibili”.

Ci sono inoltre le rotte a lungo raggio tra l’Italia  e gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e l’India dall’altro. In questo caso, a pesare è il fatto che Lufthansa ha una joint venture(accordo commerciale di “unione”) con due big come United Airlines e Air Canada. L’aggiunta dei voli coperti da Ita potrebbe ridurre la concorrenza, grazie ai “pratici voli diretti” e ai “siti aeroportuali di facile accesso” su cui contano già oggi i membri dell’alleanza. 

Per la Commissione il fatto importante riguarda l’aeroporto di Milano Linate, dove Ita detiene circa il 60% degli slot aeroportuali. La cessione di parte di questi slot era già stata sollecitata dai concorrenti nei mesi scorsi, in particolare dal boss di Ryanair Michael O’Leary. Bruxelles ritiene che “l’operazione potrebbe dar luogo a una posizione dominante di Ita nell’aeroporto di Milano Linate, o rafforzarla, rendendo più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo di passeggeri da e verso Milano Linate”.

Le riserve espresse dalla Commissione son note da tempo. Già nei mesi scorsi c’erano state interlocuzioni tra i responsabili dell’Antitrust di Bruxelles e Lufthansa. Lo scorso 8 gennaio, spiega l’esecutivo UE, il gruppo tedesco “ha presentato una serie di impegni per rispondere ad alcune delle riserve preliminari della Commissione”, ma “questi impegni sono risultati insufficienti, sia per portata che efficacia, ad eliminare le riserve della Commissione, che non li ha quindi sottoposti a verifica con i partecipanti al mercato”. 

La Commissione dispone attualmente di 90 giorni lavorativi, dunque fino al 6 giugno 2024, per adottare una decisione. “L’avvio di un’indagine approfondita non pregiudica l’esito del procedimento”, ricorda Bruxelles. La fusione si potrà fare. Ma Lufthansa e Ita dovranno cedere più quote di mercato di quelle che attualmente sembrano disposte a sacrificare.  

Bisogna dare per avere.

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