TAN e TAEG.
Chi è interessato a chiedere un mutuo o un prestito si trova velocemente a “fare i conti” con queste due sigle fino ad allora, nella maggior parte dei casi, ignote. Tuttavia proprio questi sono due degli elementi fondamentali da apprendere, assieme al tasso, alla durata e alle varie condizioni, quando si parla di ottenere un finanziamento.
TAN e TAEG sono rispettivamente il Tasso Annuo Nominale e il Tasso Annuo Effettivo Globale, ossia i tassi d’interesse. Rappresentano un elemento fondamentale per capire quanto un finanziamento verrà a costare.
Il TAEG
Il TAEG ha una funzione strettamente informativa e permette a chi necessita di un prestito o di un mutuo di sapere precisamente quanto costerà globalmente il finanziamento. È il dato che indica quanto si paga di interessi, incluse tutte le spese obbligatorie per l’apertura, la concessione e il rimborso del credito erogato. Secondo la più recente direttiva europea sui mutui, devono essere comprese nel TAEG tutte le spese obbligatorie sostenute per la stipula del contratto: polizze aggiuntive, apertura e tenuta dei conti correnti, gestione della pratica in esame, costi inerenti alle operazioni di pagamento.
Il TAN
Il TAN è il tasso di interesse “puro” che si applica a un finanziamento: rappresenta l’interesse annuo calcolato sul prestito, ovvero la somma in più che va riconosciuta al finanziatore al termine dell’anno. Se su una rata totale di 100 euro, 2 euro sono la quota mensile di interessi, il TAN sarà del 2%. Semplice
Bisogna sapere la differenza tra TAG e TAEG e risparmiare
Il TAN ha quindi un effetto diretto sul costo del finanziamento e quindi sull’importo delle rate, il TAEG è invece un indice o meglio, un indicatore e in quanto tale non viene utilizzato per calcolare il tasso d’interesse del prestito.
Concludendo, per scegliere il finanziamento più conveniente bisogna prendere in considerazione il valore del TAEG, non quello del TAN, perché un TAN più basso sulla singola rata potrebbe nascondere un Tasso Annuo Effettivo Globale più alto a causa delle spese accessorie maggiori. Tenetelo sempre a mente.
Questo significherebbe pagare meno mensilmente di interessi, in percentuale, ma ritrovarsi a fine rimborso ad aver speso molto di più di quanto preventivato. Confrontando i TAEG, invece, ad una prima disamina è possibile riconoscere il tasso più basso, scegliendo così il finanziamento più conveniente e risparmiando denaro.
Accendete un mutuo. Vi conviene, fate anche girare l’economia e vi assicurate qualcosa di concreto per il futuro.