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Eco-stupidi contro l’Arte

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La Gioconda è così famosa e ammirata da tutto il mondo che sono stato molto tentato di utilizzarla per dare scandalo”, diceva Marcel Duchamp dopo averle “appiccicato” i famosi baffetti nel suo ready-made L.H.O.O.Q..

 L’hanno poi “dissacrata” (rendendole in verità omaggio) Basquiat e Botero, Andy Warhol e Keith Haring. Ma il dadaista aveva usato una riproduzione fotografica dell’opera di Leonardo da Vinci e gli altri artisti ne hanno realizzato una propria versione. Ieri mattina invece sono state due attiviste ambientaliste francesi a prendere di mira il quadro più famoso del mondo, e questa volta hanno colpito direttamente l’originale. Al Museo del Louvre, a Parigi, una coppia di militanti per il clima – Sacha, 24 anni, e Marie-Juliette, 63 anni – ha oltrepassato la barriera che separa i visitatori dal quadro e lanciato sulla Gioconda della zuppa che era stata nascosta dentro ad alcune buste che avevano con sé. L’obiettivo, da quanto dicono, era quello di rivendicare il diritto a “cibo sano e sostenibile“. Le due donne appartengono al collettivo Riposte Alimentaire, che ha appena cambiato nome dal precedente Dernier Rénovation e che fa parte della rete A22 internazionale (alla quale fanno parte gli italiani di “Ultima Generazione”). Le due ecologiste hanno gridato frasi come “Il nostro sistema agricolo è malato”, “Cosa è più importante? L’arte o il diritto a un’alimentazione sana?”. L’azione non ha danneggiato la Monna Lisa, protetta da uno spesso vetro blindato. Per fortuna,

Il lancio della minestra viene presentato dal collettivo come “il kick-off di una campagna di resistenza civile sul cibo sostenibile”. Riposte Alimentaire ha invitato a “unirsi agli agricoltori nelle loro mobilitazioni” della prossima settimana e a “rifiutarsi di essere etichettati come nemici degli agricoltori”. L’appello è stato firmato anche da Greenpeace, Alternatiba, Friends of the Earth, France Nature Environment, Earth Uspirings, Attac, Youth for Climate, Extinction Rebellion e diverse decine di altre associazioni e personalità.

Stupisce comunque  la solidarietà offerta dagli ambientalisti agli agricoltori della Francia, il più grande produttore agricolo dell’Ue. Da settimane i contadini francesi -che protestano in tutta Europa – stanno portando avanti dure proteste contro alcune politiche interne come, tra le altre, l’aumento dei prezzi del gasolio non stradale (GNR, un carburante inquinante, utilizzato per le macchine agricole, che ha beneficiato a lungo di agevolazioni fiscali da parte del governo che adesso punterebbe sul biodiesel). Molti agricoltori francesi – soprattutto quelli rappresentati dalle grandi confederazioni – lottano anche contro l’applicazione del Green Deal europeo, compresa la diminuzione o eliminazione dell’uso dei pesticidi.

Il venerdì prima dell’attacco al museo, i trattori dei contadini in rivolta hanno bloccato 400 chilometri di strade e autostrade. Preoccupato, il premier Gabriel Attal ha rinunciato a tagliare le agevolazioni sul gasolio a uso agricolo, mentre l’estrema destra strizza l’occhio alle proteste in chiave elettorale. 

Chi non comprende e ama l’Arte, e la difende, non capisce nulla. Questi eco-vandali si muovono in realtà per strani oscuri motivi, altrimenti, se ci tenessero veramente all’ambiente, combatterebbero l’inquinamento e aiuterebbero la Natura, invece di fare dimostrazioni stupide, controproducenti, alla fin fine, e soprattutto inutili.

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