L’acciaieria ucraina Metinvest, presente in Italia da ben 15 anni ed attualmente impegnata sull’impianto di Piombino, potrebbe anche mettere piede nelle acciaierie di Taranto in futuro. Lo ha detto in una intervista al Correre della sera l’Amministratore delegato Yury Ryzhenkov, il quale ha precisato che il gruppo attualmente è focalizzato su Piombino.
“I piani per una nuova produzione di acciaio verde in Italia sono nati prima che la Russia scatenasse l’invasione totale due anni fa. – ha dichiarato – All’inizio volevamo costruire un impianto che utilizzasse le bramme di Azovstal, che è di nostra proprietà per produrre laminati a caldo in Italia. Ma dopo la tragedia di Mariupol, abbiamo optato per un impianto di produzione a Piombino“.
“Il progetto è quello dell’acciaio verde – ha chiarito l’Amministratore delegato – progettato per utilizzare il pre-ridotto dai nostri impianti di minerale di ferro in Ucraina. Sarà un esempio di un nuovo impianto che potrà fare da pilota sia in Europa e anche in Ucraina. Investire adesso in Ucraina è difficile. Quindi abbiamo deciso di iniziare dall’Italia e dar prova del modello. Poi potremo estenderlo ad altri siti”.
Pensando a Taranto, il manager ha ricordato che l’Italia importa oggi oltre 6 milioni di tonnellate di laminati a caldo all’anno e quindi “c’è un grande bisogno di questo prodotto” e “anche a Taranto c’è spazio per aumentare la produzione”.
“Il nostro obiettivo primario in questo momento è Piombino. Poi col passare del tempo, se vediamo un’opportunità su Taranto, perché no? Possiamo guardarci.Ma per ora siamo concentrati solo su Piombino” ha ribadito il manager, ammettendo che “Taranto è un caso molto difficile” ed è improbabile che “un singolo attore possa risolverli tutti”.
Notevole. Direbbe un mio collega, Karasciò(buono).