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Amazon multata dallo stato francese per “monitoraggio invasivo” dei dipendenti

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La Commissione nazionale francese dell’informatica e delle libertà (CNIL) ha inflitto ad  Amazon France Logistique una multa di 32 milioni di euro, “Per aver messo in atto un sistema eccessivamente invasivo di monitoraggio dell’attività e del rendimento dei dipendenti”. La sentenza in questione, secondo quanto emerso, è stata emessa lo scorso 27 dicembre dall’organismo francese di controllo e tutela.

Gli scanner sui pacchi per monitorare il lavoro

Tra gli addebiti mossi al ramo francese di Amazon, c’è la raccolta di dati da parte degli scanner utilizzati dagli addetti al magazzino per operare sui pacchi che, per la CNIL, costituisce un ”sistema di monitoraggio eccessivo delle attività e delle prestazioni, che porta potenzialmente il dipendente a dover giustificare ogni pausa o interruzione”. Gli scanner in questione registrano tempi di inattività superiori a dieci minuti o la velocità con cui vengono processati i pacchi. La CNIL ritiene, inoltre, ”eccessivo conservare per trentuno giorni tutti i dati raccolti dal sistema nonché gli indicatori statistici che ne derivano, per tutti i dipendenti e lavoratori temporanei”.

Il comunicato rilasciato da Amazon

Amazon ha pubblicato un comunicato stampa, in cui si dice ”fortemente in disaccordo con le conclusioni della CNIL che sono di fatto errate e ci riserviamo il diritto di ricorrere”, aggiungendo che ”l’uso di sistemi di gestione del magazzino è una pratica comune nel settore: sono necessari garantire la sicurezza, la qualità e l’efficienza delle operazioni e assicurare il tracciamento delle scorte e l’elaborazione dei pacchi in tempo e in conformità con le aspettative dei clienti”. Amazon ha attualmente due mesi di tempo per presentare ricorso al Consiglio di Stato.

Una multa davvero salata

L’autorità francese di vigilanza sulla privacy ha sanzionato Amazon France Logistique sulla base del regolamento generale sulla protezione dei dati e ha inflitto una multa equivalente a circa il 3% del fatturato dell’azienda francese.

Una sanzione “quasi senza precedenti” , comunque al di sotto della soglia massima prevista, pari al 4% del fatturato. Tra gli indicatori rilevati dagli scanner e trasmessi ai manager hanno particolarmente attirato l’attenzione dell’organismo di controllo la ”mitragliatrice”, che rileva quando un oggetto viene scansionato “troppo velocemente” , in meno di 1,25 secondi, e il “tempo di inattività” che segnala un periodo di inattività di uno scanner per più di dieci minuti.

Avete mai visto un “portapacchi” di Amazon?

Io si, e provo una gran pena per questa categoria. Grazie per il vostro lavoro.

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