È stato fermato durante la notte, in un’abitazione poco distante dalla stazione di Treviso, uno dei membri del “commando” che la notte tra venerdì e sabato avrebbe partecipato, insieme ad altri complici, all’omicidio di Alexandru Ivan, il quattordicenne colpito a morte a Roma in seguito a una “faida”. I colpi furono sparati all’impazzata dall’interno di un veicolo, uccidendo il giovane.
A rintracciare l’uomo, Dino Petrow 30 anni, già noto con precedenti, i Carabinieri di Treviso e Frascati, con il supporto delle Sos, squadre operative di supporto del quarto battaglione di Mestre.
L’uomo ora è rinchiuso nel carcere di Santa Bona in attesa della convalida dell’arresto, ed è stato fermato nell’abitazione di una zia dove pare avesse deciso di nascondersi dopo l’omicidio. Colto di sorpresa dai militari dell’arma non ha opposto resistenza.
Alla base della sparatoria che ha portato alla morte del 14 enne ci sarebbe stata una discussione, cui ha fatto seguito un incontro tra gruppi contrapposti poi degenerato. Tutt’ora da definire chi abbia materialmente esploso il colpo che si è rivelato fatale.
Seguiranno gli sviluppi delle indagini.