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Omicidio (“preterintenzionale”) del giovane fuori la discoteca a Palermo: aggiornamento

Il giovane autore dell’omicidio, arrestato: “Ho reagito ai suoi pugni, non volevo ucciderlo”.

“Bacchi mi ha colpito per primo dandomi schiaffi e pugni e io ho reagito d’istinto sferrandogli prima un calcio e poi un secondo calcio. Ma non mi sono reso conto della gravità. Non volevo ucciderlo. Non volevo”. Sono le parole pronunciate nel corso dell’interrogatorio davanti al PM di Palermo Alessandro Macaluso da Andrea Cangemi, il 20enne arrestato con l’accusa di avere ucciso all’alba di domenica Francesco Bacchi di 20 anni in una rissa iniziata nella discoteca ‘Medusa’ di Balestrate (Palermo).

Il 20enne, accusato di omicidio preterintenzionale, da ieri sera è in stato di fermo ed è rinchiuso nel carcere Pagliarelli di Palermo, in attesa dell’udienza di convalida del GIP che si dovrebbe tenere domani o al massimo mercoledì.

Il giovane, che lavora presso un supermercato, è difeso dall’avvocato Bartolomeo Parrino, ha raccontato ieri sera al PM e ai Carabinieri ciò che sarebbe successo nella notte tra sabato e domenica.

“Sono stato coinvolto nella rissa – ha riferito – e all’improvviso Bacchi mi ha colpito con schiaffi e pugni. Io ho reagito e ho sferrato un calcio e poi un altro calcio. E me ne sono andato”. Cangemi, con il calcio, avrebbe colpito Bacchi all’altezza del collo e della testa.

Il legale del 20enne : “E’ distrutto, due famiglie rovinate”

“Il ragazzo è distrutto, è un gran lavoratore. E’ messo in regola in un supermercato. Ci sono due famiglie rovinate. Da un lato una famiglia che ha perso un figlio di 20 anni e dall’altro un’altra famiglia che ha un figlio accusato di omicidio” riferisce l’avvocato Bartolomeo Parrino, legale di Andrea Cangemi. “C’è un filmato che ha ripreso tutto – dice ancora l’avvocato Parrino – e si vedono le fasi della rissa. Si vede Bacchi che lo aggredisce per primo. E il mio assistito si è difeso”.

“E’ una cosa terribile, che un ragazzo di 20 anni vada a divertirsi e muoia – commenta l’avvocato Parrino – Due vite rovinate, una tragedia immensa“. “E’ un problema culturale – aggiunge – C’è la cultura della violenza, sono ragazzi che hanno troppa facilità a litigare e a reagire. E’ una rissa finita male. Non ci sono armi, ci sono due che litigano”. Il legale dice che  Bacchi potrebbe essere morto “‘per emorragia cerebrale”. L’autopsia sarà eseguita con ogni probabilità domani e al contempo dovrebbe essere celebrata l’udienza di convalida del GIP.

Anche due minorenni coinvolti

Ci sono anche due minorenni tra i 5 ragazzi indagati per rissa aggravata dopo la morte di Francesco Bacchi. La Procura dei minori, guidata dalla Dott.ssa Claudia Caramanna, indaga sul ruolo svolto dai due ragazzini non ancora diciottenni che erano presenti. Ad aiutare gli inquirenti anche le telecamere di videosorveglianza sistemate nelle strade adiacenti al locale di via Palermo.

Purtroppo è una tragedia tra giovani che si ripeterà. Sembra che i residenti di zona avessero protestato ripetutamente e ufficialmente proprio per gli schiamazzi, l’uso di droga ed episodi di ubriachezza molesta e violenta proprio di fronte alla discoteca “Medusa”.

Se le loro rimostranze fossero state ascoltate dalle istituzioni locali, sarebbe cambiato qualcosa? La cultura della rissa, enfatizzata dall’effetto negativo di musica a tutto volume, senso del branco alcool e droghe non può che alimentare eventi tragici che si verificano in situazioni a rischio.

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