Secondo il Fondo Monetario Internazionale l’economia del pianeta è ormai “incline agli choc”, tra inflazione e aumento dei tassi di interesse.
In effetti da qualche anno ne stiamo assistendo a molteplici fenomeni: dalla pandemia virale che ha messo il mondo in ginocchio, agli stop delle catene di distribuzione che hanno innescato la spirale inflazionistica combattuta con continui aumenti dei tassi, alla guerra in Ucraina, a quella in Israele e per finire con la faccenda marittima del Mar Rosso. Mar Rosso che vede schierati Usa e Gb contro i terroristi yemeniti “Houthi”. Quindi è un’economia fluida che naviga in un gorgo vorticoso.
Le previsioni per l’anno 2024 sono di crescita ma a macchia di giaguaro, con gli Stati Uniti e la Cina a fare da locomotive e l’Europa a fare da ruota di scorta, in forte debolezza. Sui tassi Fed e Bce non hanno ancora detto del tutto la parola fine ma , tutti gli analisti, sono concordi nel ritenere che ulteriori aumenti non potrebbero essere più sopportati soprattutto dalle economie di paesi altamente indebitati. Un’altra minaccia è rappresentata dalla bolla del mercato immobiliare cinese pronta ad esplodere con grande fragore.
Sapevate di intere città disabitate in Cina? Costruire per fare voce nell’indice di stato.