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Palermo, giovane ucciso in una rissa in discoteca a Balestrate: si indaga per omicidio

La vittima, Francesco Bacchi era figlio del re delle scommesse. Una rissa era scoppiata all’interno del locale Medusa di Balestrate.

La lista dei morti senza ragione la scorsa notte ha un altro nome : Francesco Bacchi, 20 anni, colpito a calci e pugni davanti a una discoteca di Balestrate, comune costiero del Palermitano che segna il confine con la provincia di Trapani. Dopo le 3 del mattino, chiusa la discoteca Medusa di via Palermo, è scoppiata una rissa in strada e il giovane, colpito a calci e pugni, è rimasto a terra, morto a causa delle percosse subite. In serata un ventenne è stato fermato dopo che avrebbe confessato il delitto dicendo però di non aver avuto intenzione di uccidere il coetaneo con cui aveva avuto una discussione. Bacchi, trasferito all’ospedale di Partinico con un’ambulanza del 118 (la prima telefonata ai soccorritori è delle 3.10), è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso. Secondo il Giornale di Sicilia, alla rissa, di cui non si conoscono ancora i motivi scatenanti, avrebbero partecipato in sette, ma i colpi mortali nei confronti della vittima li avrebbe inferti un solo giovane. Indagano i carabinieri di Partinico, che stanno interrogando i testimoni per identificare i responsabili. Sembra che il ragazzo sia caduto per terra dopo aver ricevuto un calcio e poi si siano accaniti su di lui colpendolo ancora con calci alla testa. Si prenderà visione anche delle telecamere di sorveglianza della discoteca. Il ventenne era figlio del re delle scommesse, Benedetto, detto Nino Bacchi, finito tempo fa nell’inchiesta Game Over.
Tragici precedenti di giovani uccisi senza motivo

Morte senza motivo di un altro giovane

Un altro giovane, Rosolino Celesia di 21 anni(ex promessa calcistica) è morto tre settimane fa in una discoteca al centro di Palermo. Ad ucciderlo sarebbe stato un minorenne che ha confessato di avergli sparato il 21 dicembre scorso.  Proprio ieri il Tribunale del Riesame  ha confermato la misura cautelare a carico del 17enne accusato  dell’assassinio. La Procura dei Minori contesta  al ragazzo anche l’aggravante dei futili motivi.

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