E’ successo alla stazione ferroviaria di Reggio Emilia.
È deceduto a distanza di dodici giorni( in una lunga agonia di sofferenze) il 41enne senzatetto indiano massacrato con percosse in stazione nella notte tra il 29 e il 30 dicembre scorso, da un 26enne connazionale, anch’egli senza fissa dimora, subito arrestato e tuttora trattenuto in carcere.
Stando a quanto ricostruito dalla polizia, i due avevano cominciato a litigare per un posto da occupare di notte per dormire sulla banchina del binario 1. Poi esplode la violenta aggressione con calci e pugni. Tutti sotto gli occhi delle telecamere che hanno ripreso mentre il 26enne è salito con tutto il suo peso sul corpo della vittima per poi tentare ulteriormente di strangolarlo. Un vigilante era intervenuto e aveva chiamato soccorsi e questura, bloccando l’aggressore e consentendone infine il fermo.
Succede anche questo, di uccidere per un posto per dormire in stazione. Guerra tra poveri, tra immigrati senza speranza, possessori di niente, se non di qualcosa che non perde mai valore quando manca tutto: la violenza. Ora il 26enne senzatetto connazionale assassino ha un posto dove stare, con vitto e alloggio assicurati.
(Fonte: il Resto del Carlino)