Alex Baiocco resta tra le mura di San Vittore, ma decade l’accusa di strage nei suoi confronti: il 24enne ora è accusato di blocco stradale aggravato. La Procura di Milano, nel frattempo, valuterà se chiedere una perizia psichiatrica. “È un ragazzo di importante fragilità”.
Era stato arrestato e condotto a San Vittore con l’accusa di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. Per Alex Baiocco, 24enne residente in zona Porta Romana che insieme ad altri due giovani nella notte del 4 gennaio scorso ha teso un cavo d’acciaio tra le corsie di viale Toscana tra una pensilina e un albero, circonvallazione esterna di Milano, decade però adesso la pesante accusa inizialmente formulata a suo carico: su di lui, in questo momento, a pesare è quella ben più ridotta di blocco stradale aggravato.
Quale pena rischia adesso Alex Baiocco
Uno scenario più leggero, ma pur sempre di una certa entità penale: il giovane e gli altri due amici, se dovesse essere riconosciuta questa ipotesi di reato, rischierebbero comunque fino a 6 anni di carcere, con pena raddoppiata se commessa da un gruppo di persone “usando violenza o minaccia alle persone o violenza sulle cose”.
“Non aveva il fine di uccidere con il cavo”
È quanto si legge nell’ordinanza di convalida dell’arresto e dell’applicazione della misura cautelare depositata dal GIP Domenico Santoro, che ha descritto la condotta del giovane come “assurda”. Un comportamento “estremamente pericoloso per l’incolumità di un motociclista o di un conduttore di un velocipede che non si avvedesse della presenza di quel cavo, in ogni caso, gravemente insidiosa per ogni altro utente della strada”. Ma che, per il GIP, non avrebbe avuto in fondo il fine di cagionare la morte dei passanti. Ipotesi non prevista invece dall’accusa di strage, che invece richiede la precisa volontà di uccidere.
Follia etilica
“Eravamo ubriachi”, ha dichiarato Alex Baiocco proprio durante l’interrogatorio di convalida del fermo. “Poi a qualcuno è venuta questa idea stupida di legare la corda da un lato all’altro della strada. Volevamo solo capire quanto fosse lungo il cavo. Un gioco senza regole, senza nessuna programmazione”. “Solo quando il Carabiniere mi ha detto che qualcuno passando in moto si poteva tranciare a metà, ho detto: Impossibile. Solo qui, quando ero in cella, ho riflettuto e capito che qualcuno poteva morire” ha dichiarato.
La perizia psichiatrica
La Procura di Milano valuterà se richiedere una perizia psichiatrica per Alex Baiocco, che già conta tre ricoveri per problemi psichiatrici nel suo passato. Quindi non è nuovo a episodi del genere, dove non c’è ponderazione dei propri intenti. Convalidando l’arresto e ordinando l’applicazione della misura cautelare in carcere il GIP Domenico Santoro ha disposto in quest’ottica che la direzione del carcere trasmetta con urgenza una “dettagliata ed approfondita relazione sanitaria che descriva le condizioni di salute psico-fisica” di Baiocco – risultato dagli atti un ragazzo con un’importante fragilità -, “con riserva di ulteriormente provvedere nel suo interesse”. Successivamente, in base a quanto emergerà dal documento, al momento non ancora arrivato sul tavolo del GIP, il PM Enrico Pavone deciderà se chiedere la perizia.
Vedremo prossimamente come continuerà la vicenda dal punto di vista processuale.
Intanto, resta il fatto che poteva scapparci il morto per una bravata di tre allegri ragazzi ubriachi.
(Fonte:FanPage)