Il giovane, residente in Veneto, si era recato nei pressi di Grosseto a metà dicembre per trascorrere le feste natalizie in compagnia della sua fidanzata.
E’ morto a Grosseto un 27enne, Carlos Ivan Dealtin, stroncato in pochissimi giorni da una meningite fulminante. La tragedia si è consumata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Misericordia del capoluogo toscano, dove il giovane era arrivato da quello di Massa Marittima in condizioni già molto critiche.
Il giovane Carlos, residente in Veneto – era arrivato a metà dicembre a Follonica (Grosseto) per trascorrere le festività natalizie con la sua ragazza, ma dopo alcuni giorni ha iniziato ad accusare un malessere sempre più insistente che lo ha costretto a rivolgersi al pronto soccorso. Aveva la febbre molto alta – riporta Il Corriere Veneto – e sintomi che hanno subito allarmato i medici che ne hanno disposto il trasferimento a Grosseto, con un quadro clinico disperato e i segni di sepsi.
Il giovane, residente in Veneto – riporta la stampa locale – era arrivato a metà dicembre a Follonica (Grosseto) per trascorrere le festività natalizie insieme alla fidanzata: dopo alcuni giorni ha iniziato ad accusare un malessere sempre più insistente che lo ha costretto a rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale massetano. Aveva la febbre molto alta e sintomi che hanno subito allarmato i medici che ne hanno disposto l’immediato trasferimento a Grosseto.
All’ospedale Misericordia, i colleghi hanno purtroppo confermato la presenza di un quadro clinico disperato e i segni di una sepsi(infezione). Ricoverato in rianimazione, le sue condizioni di salute sono precipitate in maniera rapidissima, lasciando nessuna possibilità di intervento. Sabato 30 dicembre il suo cuore ha cessato di battere e gli esami disposti hanno accertato che la morte è stata causata da una forma fulminante di meningite.
Cosa è la Meningite
Viene definita meningite una malattia del sistema nervoso centrale, generalmente di origine infettiva, caratterizzata dall’infiammazione delle meningi (le membrane protettive che ricoprono l’encefalo e il midollo spinale);è la più frequente sindrome infettiva del sistema nervoso centrale. Qualora l’infiammazione coinvolga anche il parenchima cerebrale, si definisce meningoencefalite.
Può essere causata da batteri, virus o altri microrganismi, e meno frequentemente riconosce un’eziologia neoplastica, autoimmune o iatrogena (da farmaci). Può essere altresì classificata a seconda del suo andamento in acuta, subacuta o cronica; le varie forme riconoscono cause in genere differenti. La gravità di una meningite è molto variabile: da forme asintomatiche o subcliniche, per esempio nel contesto di malattie sistemiche, a episodi fulminanti, che mettono a rischio immediatamente la vita, e si configurano come emergenze mediche.[
Il quadro clinico di una meningite acuta si fonda sulla classica triade costituita da febbre, cefalea e rigidità nucale; a questi sintomi si aggiungono, con diversa frequenza, contratture muscolari, vomito a getto, alterazioni dello stato di coscienza, incapacità di tollerare la luce (fotofobia) e i rumori (fonofobia), convulsioni. La sintomatologia varia in base all’agente causale, alla velocità di insorgenza e allo stato del paziente: a volte, nei bambini piccoli possono essere presenti solo alcuni sintomi aspecifici, come irritabilità e sonnolenza.
La diagnosi di meningite trova il suo cardine nell’analisi chimico-fisica e microbiologica del liquido cefalorachidiano, il fluido racchiuso tra le meningi e il sistema nervoso centrale, che può essere prelevato con l’esecuzione di una puntura lombare e l’inserimento di un ago nel canale vertebrale.
Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci antibiotici e, talvolta, antivirali. In alcune situazioni si può anche ricorrere alla somministrazione di corticosteroidi per prevenire i danni derivanti dalla risposta infiammatoria. Una meningite batterica non trattata prontamente può essere letale, o può portare a gravi conseguenze permanenti, come sordità, epilessia, idrocefalo e deficit cognitivi. Alcune forme di meningite, come quelle causate da meningococchi, Haemophilus influenzae di tipo B, pneumococchi o da virus della parotite, possono essere prevenute con le apposite vaccinazioni.
(per i dati:Wikipedia)