Con un’ascia in mano ha terrorizzato i passeggeri, poi si è avventata contro il corrimano di una scala d’ingresso, danneggiandolo. Momenti di puro panico, questa mattina, all’interno della fermata della metropolitana “San Giovanni” di Roma, dove una donna di origini bulgare ha seminato il panico brandendo un’scia tra i pendolari e i turisti in transito. Mostrandosi in evidente stato confusionale, la 32enne ha iniziato ad agitare la pericolosa scure rendendo faticoso anche l’intervento del personale di sorveglianza accorso per impedire possibili tragedie.
Le condizioni psichiche poco lucide della donna avevano infatti fatto temere che la situazione potesse finire in tragedia. Nel giro di alcuni concitatissimi attimi – secondo quanto appreso – la 32enne ha affondato più volte l’ascia contro il corrimano della scala d’ingresso della fermata, luogo tra l’altro molto frequentato in quanto crocevia delle linee A e C del sistema di trasporto sotterraneo di Roma. Messi in allerta dalle numerose chiamate al 112, sul luogo sono intervenuti i Carabinieri del nucleo radiomobile, che hanno bloccato la donna, nel frattempo disarmata prontamente da un addetto alla vigilanza della metropolitana capitolina.
L’ascia è stata ovviamente sequestrata dai militari e la 32enne bulgara è stata denunciata in stato di libertà per i reati di minaccia e danneggiamento aggravati. Per quanto pericoloso, il folle episodio non ha provocato disagi alla viabilità della linea metropolitana; tuttavia, l’ennesimo caso di degrado sociale si aggiunge a una lunga serie di situazioni che contribuiscono a diffondere un generale e preoccupante senso di insicurezza in città. Solo alcuni giorni fa, alla vigilia di Natale, alla stazione Termini si erano verificati due episodi di violenza a brevissima distanza l’uno dall’altro. Ma la stazione Termini è da anni ormai tristemente famosa per essere un luogo pericoloso, con incontri spiacevoli di tutti i tipi, frequentato da balordi e gente disposta a commettere ogni tipo di crimine che possa rendere vantaggio economico.
Dire che serve più controllo e sorveglianza a Roma, specialmente nei luoghi di affollamento e transito è superfluo.
