Home Cronaca Camorristi in Spagna, dove si beve si fischia e si magna

Camorristi in Spagna, dove si beve si fischia e si magna

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Si stava godendo un po’ di “relax” e si apprestava a festeggiare il Capodanno in un residence di lusso quando sono arrivati a prelevarlo.

Nicola Rullo, considerato il reggente del clan Contini, componente di rango della cosiddetta “Alleanza di Secondigliano”, è stato arrestato ad Alicante (Spagna).

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia (i P.M. Varone e Converso) lo hanno bloccato mentre era amichevolmente a colloquio, a bordo piscina, insieme con altre due persone, anche queste ritenute dagli inquirenti legate ai Contini, che, per il momento, non sono state arrestate e neppure denunciate.

Nella resort di lusso “El Plantio Golf Resort” di Alicante, l’uomo di fiducia del capoclan Edoardo Contini, detto “o’ romano”, stava soggiornando almeno dal 15 dicembre. Con lui c’erano la moglie, la figlia, il genero e la nipote.

Sin da giovane Nicola Rullo ha “collezionato” una lunga serie di arresti – gran parte dei quali scaturiti dalla commissione di reati di natura associativa – che hanno comportato pene detentive per oltre 19 anni complessivi di reclusione. Ha finito di scontare le sue condanne lo scorso 3 luglio 2023 ma appena due mesi dopo, il 26 settembre, la Procura Generale della Repubblica di Napoli, a seguito di una rideterminazione delle pene, ha emesso un nuovo provvedimento al quale però Rullo si è furbamente sottratto. A mettere in allerta i Carabinieri, a partire dallo scorso 15 dicembre 2023, è stato un particolare: prima la moglie, Maria Starita, e poi la figlia Immacolata Rullo, insieme con il marito Ciro Carrino dismettevano temporaneamente le rispettive utenze cellulari. Un isolamento comunicativo che ha lasciato presagire ai militari che si erano spostati fuori da Napoli o dal territorio nazionale per trascorrere le imminenti festività con il proprio familiare.

È stata proprio quella rete di conoscenze e affetti a tradirlo. Grazie al continuo scambio di informazioni con la polizia spagnola, i Carabinieri e l’Udyco hanno così scovato Rullo nel “El Plantio Golf Resort”. Ora in carcere in attesa del provvedimento di estradizione, sul suo capo pende una condanna a 4 anni, due mesi e 8 giorni di reclusione per associazione di tipo mafioso.

Non è il primo “camorrista” a trovare rifugio in Spagna. Anni fa era Torre Molinos uno dei luoghi più “gettonati” in tal senso, senza escludere i rapporti criminosi che le mafie hanno in Spagna per il traffico di droga proveniente da Gibilterra

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