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Il Finto Carabiniere e la truffa telefonica.

Truffa del finto carabiniere: consegna soldi e fucili ad un ventenne. Denunciato l’autore

Un uomo di Lucignano è stato ingannato con la solita telefonata dell’incidente al figlio. Il giorno dopo preoccupato e anche insospettito si è rivolto ai militari per raccontare la storia.

Lucignano (Arezzo), è successo il 28 dicembre 2023 – Si era spacciato per un maresciallo dei Carabinieri e con la truffa del “nipote arrestato” aveva derubato un anziano, portandogli via anche due fucili da caccia. Succede a Lucignano, nel cuore della Valdichiana, in quello che è stato l’ennesimo colpo a danno dei più deboli: cittadini della terza età ingannati facendo breccia sui loro sentimenti.

Nei guai, denunciato dai carabinieri della compagnia di Cortona, guidata dal Capitano Antonio De Santis, è finito un ventenne non residente nell’Aretino. La vicenda si è consumata nei giorni scorsi secondo il solito copione: la telefonata del finto incidente in cui è rimasto coinvolto il figlio, o il nipote in questo caso, del malcapitato a cui si telefona. A chi è dall’altra parte del telefono si chiede di sborsare subito una grossa somma di denari, necessari per sostenere le spese legali onde evitare che il proprio caro finisca in galera.

A ricevere la chiamata in questione è stato un anziano lucignanese al quale, prima un sedicente maresciallo e poi un falso avvocato, gli dicevano che il figlio era stato arrestato dai carabinieri e per questo serviva pagare l’avvocato per scagionarlo. L’anziano preso da panico era quindi caduto nel tranello, aveva aperto le porte di casa al farabutto che aveva orchestrato la truffa. L’uomo non aveva però soldi in contanti e quindi ha consegnato quel che aveva in casa per raggiungere i 3500 euro richiesti: alcuni gioielli preziosi, il proprio bancomat e anche due fucili da caccia. Preso il bottino il truffatore si è dileguato a passi svelti della casa, senza entrare – ovviamente – in nessuna macchina di servizio. Il nonno il giorno successivo, ancora preoccupato ma anche insospettito, si era quindi rivolto ai carabinieri di Lucignano che subito hanno iniziato le indagini.

I militari hanno analizzato i flussi bancari, hanno sentito le persone informate dai fatti e così sono risalite all’autoveicolo utilizzato: tutti indizi che hanno portato i Carabinieri dell’Arma ad un ventenne, non residente nell’Aretino, che alle spalle aveva già alcuni precedenti penali per reati di polizia. Per Lui è scattata la denuncia: dovrà rispondere davanti al giudice non solo per truffa aggravata ma anche per detenzione illegali di armi.

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