Nel 2015 aveva lasciato Bulciago e la provincia di Lecco insieme al marito Mohamed Koraici e i tre figli all’epoca di due, quattro e sei anni per unirsi al Califfato islamico.
Alice “Aisha” Brugnoli sta per finire di scontare la condanna per terrorismo internazionale e a inizio anno nuovo tornerà una donna libera. Ha ottenuto lo sconto di otto mesi per buona condotta.
Dopo il matrimonio con Koraici si converte all’Islam e si radicalizza. Otto anni fa la decisione di partire per unirsi alle file di Daesh(nome in arabo di Isis). Dopo la morte del marito e la disfatta delle milizie islamiche, la Brugnoli finisce in un campo profughi in Siria insieme alle altre vedove dei foreign fighter.
Nel 2019 attraverso un’ong riesce a mettersi in contatto con le autorità italiane e chiede di essere rimpatriata insieme ai bambini, nel frattempo diventati quattro. Cosa che avviene. Una volta in Italia il processo e la condanna a quattro anni.
I figli sono stati affidati al comune di Bulciago e vivono in una comunità protetta per minori. Il sindaco del paese Luca Cattaneo commenta il fatto alla “Provincia di Lecco”: “Stiamo ottemperando ai nostri obblighi, i ragazzi sono solo vittime innocenti”.
Al momento non è dato sapere se la Brugnoli sceglierà Bulciago per cominciare la sua nuova vita fuori dal carcere.
Nel 2015 era partita da Bulciago, in provincia di Lecco, col marito (poi morto) e i figli per unirsi alle truppe del Califfato e «morire in nome di Allah». Arrestata in Siria a settembre dai carabinieri del Ros, Alice Brignoli è stata condannata a quattro anni di carcere col rito abbreviato. La donna, oggi 43enne, ha preso la parola davanti al giudice prima della sentenza, per rendere dichiarazioni spontanee: «Sono una persona diversa rispetto a come mi descrivono, non ho mai avuto intenzione di fare soffrire i miei figli e vorrei ripartire da capo con loro se mi venisse data la possibilità di farlo» dichiarò prima di ricevere la sentenza.
Non si sa cosa farà adesso “mamma Isis”( come fu definita ironicamente) ma si spera che abbia compreso gli errori da lei commessi.