E’ durato oltre due ore l’interrogatorio, nel profondo della notte e nella veste di indagato a piede libero per omicidio volontario, per Miguel Soto, 55 anni tra un mese, cubano.
L’uomo ha risposto a tutte le domande del P.M. Raffaele Belvederi, cercando di chiarire riguardo il decesso della moglie, la 61enne insegnante e allenatrice di pallavolo Paola Bolognesi, trovata morta la mattina del 24 dicembre, all’apparenza per un infarto cardiocircolatorio.
I dubbi sono emersi dopo che il medico legale avrebbe riscontrato ecchimosi sul corpo della donna. A ritrovarla senza vita, nella casa di via Pieve a Bagnacavallo, è stato proprio il marito che, dalla mezzanotte alle 2.30 di ieri, assistito dal proprio legale, l’avvocato Franco Randi, ha cercato di sciogliere i sospetti in relazione a un suo eventuale coinvolgimento.
La Procura, per i dovuti accertamenti, ha disposto il sequestro della casa della donna, delle vetture e dei cellulari di entrambi, mentre il funerale – che era fissato per la giornata di ieri – è stato sospeso e rinviato in attesa dell‘esame autoptico sul corpo fissato per questa mattina e affidato alla medico legale Barbaresco. “Paola – spiega l’avvocato Randi, legale del marito – stava insieme con il marito da circa 15 anni, con reciproche visite nei rispettivi Paesi, mentre negli ultimi due anni la frequentazione era aumentata, con il marito occupato stagionalmente e Paola che aveva preso un anno di aspettativa dalla scuola per assistere l’anziano padre”.
La coppia si era conosciuta a Cuba nel 2008, lui ex militare castrista con alle spalle campagne in Africa. Quest’estate lui aveva lavorato come cuoco stagionale in uno stabilimento di Marina Romea, aveva fatto anche il meccanico e attualmente percepiva l’assegno di disoccupazione. Rispondendo al P.M. ha escluso litigi per motivi economici.
Secondo la difesa, durante l’interrogatorio di garanzia non si è fatto riferimento ad ecchimosi. Piuttosto, “a fine gennaio – spiega il legale – Paola aveva prenotato un intervento ad una valvola cardiaca che da tempo dava dei problemi di salute”. Il marito ha inoltre spiegato che il giorno prima Paola – per tutti a Bagnacavallo “Paolina” – era andata a Castrocaro per fare le cure termali. Assumeva farmaci, ma sarebbe stata in salute, tanto che ogni mattina praticava( da sportiva ex pallavolista) attività fisica. Lui, invece, avrebbe trascorso la giornata del 23 ad accudire il suocero, che spesso – non quel giorno – portava a pescare.
Stando al racconto del marito, sapeva che come ogni mattina la moglie sarebbe andata a camminare. Avevano dormito in camere separate, ma a proprio dire non sarebbero stati separati in casa, né la sera prima avrebbero litigato. Semplicemente, lui la sera era rimasto ad accudire l’anziano suocero, mentre lei era uscita, precisando però che “lei aveva un carattere caldo, quando si agitava io andavo nella mia camera, fino a che non le passava”. Circostanza che getta un’ombra di mistero.
«Io ero andato a letto verso le 21 e alle 22 già dormivo – ha spiegato l’indagato –, tanto che quando Paola è rincasata non me ne sono accorto. La mattina del 24 ho sentito la sveglia che continuava a suonare, erano circa le sette. Sono andato a vedere cosa fosse successo, Paola era supina, con un braccio proteso fuori dal letto”. Sempre secondo quanto il 54enne cubano ha riferito durante l’esame, a fianco del letto della donna c’era l’apparecchio per misurare la pressione, come se la donna avesse capito che qualcosa non andava. Da chiarire anche la presenza di un limone, forse legato a un problema di nausea. Ad ogni modo, le presunte ecchimosi non sarebbero da ricondurre a una eventuale caduta, dato che la donna sarebbe stata trovata già morta nel proprio letto. È stato il marito stesso a chiamare il 118, poi di lì a breve l’intervento anche dei Carabinieri di Bagnacavallo.
E’ una storia davvero strana con dettagli ancora da chiarire. Il vivere separati in casa, le ecchimosi, la posizione dell’indagato che può sembrare ambigua.
Vedremo prossimamente come proseguiranno le indagini, dopo l’autopsia in corso.
Addio, Paolina.
(Fonte:ilRestodelCarlino)