Un 35enne del comune di Breno, in Valle Camonica, nel Bresciano, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di aver perseguitato l’ex fidanzata di 33enne. Minacciava di bruciarla con l’acido.
È la prima applicazione in provincia di Brescia dell’arresto con flagranza in differita previsto dalle nuove misure del Codice rosso. La persecuzione era iniziata al della relazione. L’uomo dovrà comparire davanti al GIP per l’udienza di convalida.
Quando la relazione sentimentale finisce, lei si ricostruisce una vita nuova ma lui non accetta ossessivamente la situazione. Inizia a inviarle dei messaggi sempre più minacciosi e violenti. La minaccia di rovinarla, di bruciarla con l’acido e, con riferimento anche agli ultimi casi di femminicidio( vedi Cecchettin), le prospettava che avrebbe fatto la stessa fine.
La donna, esasperata dal comportamento dell’uomo, decide infine di presentare denuncia. Persino mentre è in caserma, sul suo cellulare compaiono i messaggi del suo ex.
Le norme del Codice Rosso bis
Il 22 novembre, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, il Parlamento ha approvato il cosiddetto codice rosso «bis», un testo il cui corpus consta di 19 articoli che rafforza le misure di contrasto alla violenza sulle donne.
Tra le disposizioni, è previsto l’arresto in flagranza differita per chi viene individuato, in modo inequivocabile e sulla base di documentazione video-fotografica o che derivi da applicazioni informatiche o telematiche, quale autore di atti persecutori.
E’ un passo avanti significativo per la difesa delle donne vittime innanzi tutto del comportamento persecutorio da parte dei loro partners.
Donna vita libertà.
