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Protesta studentesca davanti a Montecitorio

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Si sono verificati degli scontri a Montecitorio tra studenti dei collettivi e forze dell’ordine.

“Non ci avete ascoltato, bruciamo tutto”: questo lo slogan inneggiato dai Collettivi Autonomi romani degli studenti che si sono riuniti davanti alla Camera dei Deputati con l’intento di protestare contro le politiche del governo di Giorgia Meloni . Un centinaio gli studenti delle scuole occupate di Roma(ormai le occupazioni sono festività “allargate”), che con striscioni e fumogeni hanno causato momenti di tensione con la Polizia. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno formato un cordone per ostacolare l’onda studentesca, facendo partire una carica contro gli studenti nel momento in cui hanno provato a oltrepassare il cordone.

“State manganellando dei minorenni”, ha gridato una ragazza nel mucchio. Dopo i cori contro le forze dell’ordine (“bastardo celerino”- un classico evergreen) la situazione è in parte tornata alla normalità.

“Vogliamo dirigerci verso il ministero dell’Istruzione”, ha riferito uno studente, “vediamo se ce lo fanno fare”. Uno studente del liceo Manara è stato identificato. Uno dei pochi intelligentoni con tanto tempo da perdere.

Cosa chiedono gli studenti

Una “scuola transfemminista” che preveda “l’educazione sessuale e all’affettività” per studenti e docenti; un presidio di operatori antiviolenza e carriera alias; e inoltre, uno sportello psicologico finalizzato “a tutelare la salute mentale di tutte le persone che attraversano la scuola”. Queste le rivendicazioni del Coordinamento Autonomo Romano degli studenti, che questo pomeriggio si sono radunati davanti a Montecitorio per protestare.

Viene da chiedere automaticamente: va bene, certo, sono queste delle richieste più che dovute, di questi tempi; ma vi pare il modo di portare avanti istanze così giuste con metodi violenti e rivoltosi proprio durante le festività?

Sembrano quasi come quelli di Ultima Generazione, ma più violenti, più ribelli. Fini alti e metodi infimi.

Poi, quando questi studenti “insoddisfatti” conseguiranno il Diploma, alcuni continueranno con l’Università, poi la Laurea, e infine diventeranno dei “colletti bianchi” proprio come quelli che odiavano anni prima. Magari troveranno posto in Polizia, chissà.

La stupidità è ciclica.

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