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Lo stabilimento di Malagrotta per lo smaltimento dei rifiuti ha preso fuoco

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Ha destato molta apprensione un vasto incendio sviluppatosi a Roma nell’impianto di rifiuti a Malagrotta. Sul posto per domare le fiamme dell’impianto Tmb1 si sono recate ben 40 squadre e 13 automezzi dei Vigili del Fuoco, oltre alla Polizia e ai Carabinieri. L’area è stata messa in sicurezza data la vastità delle fiamme e lo sviluppo aereo di agenti inquinanti come la fantomatica diossina. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è rimasto continuamente in contatto con il Prefetto di Roma e il Comandante dei Vigili del fuoco per gli aggiornamenti. Sul luogo l’assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi, il delegato di A.M.A. Alessandro Filippi e i presidenti dei Municipi XII e XI Elio Tomassetti e Gianluca Lanzi. 

“Un incendio di vaste proporzioni è divampato questo pomeriggio nell’impianto di trattamento dei rifiuti di Malagrotta” riporta in un post su Facebook il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Sul posto sono prontamente intervenute le squadre dei vigili del fuoco, insieme ai volontari della Protezione Civile, che sono al lavoro per mettere in sicurezza il sito. In queste ore concitate ho sentito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano, il ministro Pichetto Fratin, il presidente della Regione Lazio Rocca, il prefetto Giannini: tutte le istituzioni sono allineate e concordi nel lavorare insieme per evitare a Roma un’ennesima emergenza rifiuti”. “Mi sono confrontato anche col procuratore di Roma Lo Voi che mi ha assicurato il massimo impegno per fare luce su questo ennesimo episodio inquietante: se ci trovassimo in presenza di un atto doloso sarebbe un fatto di una gravità inaudita. Anche per questo ho chiesto al Prefetto di potenziare il controllo degli stabilimenti di Ponte Malnome, di Rocca Cencia e di Via dei Romagnoli, i tre impianti dove sono attualmente attive trasferenze o trattamento rifiuti. Ama è comunque già al lavoro per cercare di garantire soluzioni che evitino per quanto possibile riflessi sul sistema di raccolta e smaltimento di rifiuti cittadino”. 

‘’Questo ennesimo, gravissimo episodio rafforza ancora di più la nostra determinazione a dotare finalmente Roma di impianti moderni, efficienti e sostenibili per il trattamento dei rifiuti a partire dal termovalorizzatore. Voglio ringraziare davvero le donne e gli uomini dei Vigili del Fuoco e tutti i volontari della Protezione Civile che nella sera di Natale sono al lavoro senza sosta per domare le fiamme e limitare i disagi agli abitanti della zona” conclude quindi Gualtieri. L’Assessora Sabrina Alfonsi ha riportato: “Siamo in attesa di conoscere l’entità dei danni, anche se sembra certo che l’impianto non potrà essere operativo per un tempo non breve da stabilire. Si tratta del secondo impianto in ordine di importanza per il trattamento dei rifiuti di Roma, presso il quale Ama conferisce ogni giorno circa 650 tonnellate di rifiuti per un totale di 200mila tonnellate all’anno. Certamente si si tratta di un evento non privo di conseguenze sul regolare svolgimento dell’attività di gestione dei rifiuti, in un periodo in cui la produzione aumenta”. 

“Ci siamo immediatamente attivati con l’azienda per minimizzare l’impatto di questo evento, individuando sbocchi alternativi per mettere in sicurezza il conferimento dei rifiuti nei prossimi giorni. In corso anche le valutazioni sugli eventuali interventi da adottare per la salvaguardia della salute dei cittadini. Nelle prossime ore – conclude infine Alfonsi – è convocato il Comitato Operativo con la Protezione Civile e gli enti interessati per definire gli ulteriori interventi che si rendano necessari”.  Si tratta, secondo quanto dichiarato dal vicepresidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco e capogruppo del M5S in XII Municipio Lorenzo Di Russo, “di un vero e proprio attentato ecologico a Roma e al suo territorio”. “Roma si conferma una città allo sbando, preda dell’inquinamento ambientale e delle ecomafie che qui fanno il bello e il cattivo tempo, con le istituzioni che la governano totalmente incapaci di reagire: mentre queste mani criminali agiscono e depredano la città, nel frattempo c’è ancora chi crede che l’inceneritore sia la panacea dei mali passati, presenti e futuri”. 

La Protezione Civile raccomanda, ”a titolo precauzionale, alla popolazione presente nel raggio di un chilometro dalla zona dell’incendio di non sostare nei pressi dell’area interessata dall’incendio, mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti e non utilizzare al momento i condizionatori d’aria. In caso di emergenza contattare il Numero Unico Emergenze 112 o la Sala Operativa h24 della Protezione Civile di Roma Capitale al numero verde 800 854 854 o al numero 06 67109200′‘. E’ da tenere seriamente in considerazione.

Alla Procura di Roma si attende una prima informativa di Polizia e Carabinieri riguardo l’incendio, divampato all’impianto di Malagrotta per lo smaltimento dei rifiuti urbani. I P.M. apriranno, ovviamente, un fascicolo di indagine. Nei prossimi giorni, sono attesi anche gli esiti degli accertamenti dei Vigili del Fuoco.

“Di fronte a questo nuovo incendio in uno dei luoghi cruciali del ciclo dei rifiuti romano, bisogna mettere in primo luogo in sicurezza la cittadinanza, indicando le aree interessate dal flusso aereo dei fumi e indagare le eventuali cause e responsabilità – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio, in riferimento all’incendio scoppiato nell’impianto di Malagrotta -. Fondamentale è però che AMA e Comune di Roma individuino immediatamente nuovi luoghi per i rifiuti che sarebbero invece stati trattati in quell’impianto, evitando effetti devastanti nei prossimi giorni per le strade capitoline. Oggi c’è inoltre necessità di impianti per il Trattamento Meccanico Biologico, dentro i quali trattare indifferenziato da inviare poi a discariche e incenerimento, a causa della percentuale ancora altissima di questa frazione, in un sistema di raccolta che nella Capitale vede ferma la percentuale di raccolta differenziata al 45,9%”. 

Non è la prima volta che la discarica di Malagrotta prende fuoco. L’ultima volta è stata il 15 giugno del 2022. Un incendio, anche in quel caso era di vaste proporzioni, aveva interessato, scrivevano i Vigili del fuoco, “alcuni capannoni di trattamento dei rifiuti”. L’Arpa(Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) Lazio si è recata immediatamente nell’area colpita e ha installato dei campionatori per verificare eventuali effetti sulla qualità dell’aria. Il consiglio ai cittadini residenti a meno di un chilometro in linea d’aria è stato, allora, di tenere chiuse le finestre delle proprie abitazioni fino al ritorno della situazione alla normalità.  

La questione dei rifiuti sembra non avere mai un lieto fine, se così si può dire. Il problema non riguarda solo la Capitale, ma anche tutte le città metropolitane in generale. Lo stoccaggio, lo smaltimento e il trattamento rappresentano fasi importante che non vanno sottostimate. Innanzi tutto spetta ai cittadini la prima parte del “lavoro” con la differenziazione cosciente e coerente, ma anche i produttori alla base dovrebbero adottare materiali ecosostenibili. Dietro ci sono affari milionari in questa filiera che può essere tanto una risorsa, quanto una catastrofe.

(Fonte :ADNKronos)

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