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Omicidio Rosolino Celesia a Palermo: aggiornamenti

Il Gip dispone la custodia in carcere per il più grande dei due fratelli fermati

A Natale comparirà davanti al giudice il fratello di 17 anni. Tra la vittima e i due fratelli i rapporti sarebbero stati “tesi” da tempo: i tre avrebbero partecipato un mese fa ad una rissa.

Custodia cautelare in carcere per uno dei due fratelli, il maggiore, 22 anni, coinvolto nell’omicidio di Rosolino Celesia, il ventiduenne ferito a morte a colpi di arma da fuoco al culmine di una lite scoppiata in una discoteca di Palermo.

L’indagato, ascoltato dal GIP, è accusato di porto e detenzione illegale di arma da fuoco ed era stato fermato, su provvedimento emesso dalla procura, all’indomani dell’omicidio.

Il fratello 17enne invece, che avrebbe confessato di aver materialmente sparato alla vittima e che deve rispondere del reato di omicidio volontario, dovrebbe comparire davanti al Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale dei minori, proprio il giorno di Natale. Tra la vittima e i due fratelli i rapporti sarebbero stati tesi da tempo: i tre avrebbero partecipato un mese fa ad una rissa. 

Le indagini, condotte dagli investigatori della squadra Mobile di Palermo, sono coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Ennio Petrigni e dalla procuratrice dei minorenni, Claudia Caramanna. 

Sul delitto restano molti dettagli da chiarire: dall’arma da fuoco adoperata, una pistola mai ritrovata, alle reali responsabilità nell’aggressione, all’esistenza o meno di altre persone implicate nell’omicidio. Domande a cui non hanno potuto dare risposte le immagini riprese dalle videocamere della discoteca e dalla sorveglianza di alcune attività commerciali della zona che hanno ripreso i giovani mentre trascinavano il corpo della vittima e registrato gli spari, ma non hanno ripreso il killer vero e proprio autore dell’omicidio.

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