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Russia: come volevasi dimostrare (CVD)

La Russia esclude una candidata pacifista dalle elezioni 2024.

MOSCA, 23 DIC – La Commissione elettorale centrale russa ha respinto la richiesta della candidata pacifista Ekaterina Duntsova di presentarsi alle elezioni presidenziali del prossimo anno. La commissione ha citato “errori nei documenti” presentati da Duntsova, ex giornalista e consigliera comunale che si batte per la democrazia e la fine dell’offensiva in Ucraina, ha riferito la televisione russa. 

Come era facilmente previsto, la Commissione elettorale centrale della Federazione Russa ha rifiutato di registrare il gruppo di iniziativa per la candidatura della giornalista Ekaterina Duntsova alla presidenza in opposizione a Vladimir Putin. La notizia è stata data sul canale telegram Ateo Breaking, gestito dal consigliere di Duntsova. Di fatto, la Commissione non ha consentito a Duntsova di raccogliere le firme necessarie per la nomina, avanzando rilievi formali durante la riunione del gruppo di iniziativa.

La Commissione ha riscontrato 100 errori nei documenti di candidatura. Mettendosi con la lente di ingrandimento, ha cercato il pelo nell’uovo per provare ad estromettere definitivamente la giornalista dall’elezione prossima del 17 marzo. Ad esempio, ha rilevato che in un documento invece di “Valerievna”, era scritto “Valerievna”. Yevhen Shevchenko, membro della C.E.C., ha affermato che ci sono errori nelle dichiarazioni del 20% dei membri del gruppo. “Abbiamo studiato attentamente i documenti e abbiamo l’impressione che siano stati fatti in fretta e furia senza osservare le norme”.

I commissari arrivano a schernire la giornalista che ha osato sfidare Putin: “Ekaterina Sergeevna, sei una giovane donna, hai ancora tutto davanti a te. Qualsiasi svantaggio può sempre essere trasformato in un plus, ogni esperienza è ancora un’esperienza”, ha detto il capo della commissione, Ella Pamfilova, rivolgendosi a Duntsova. Ci mettono anche sarcasmo gusto vodka.

Sembra una farsa in pieno stile, come avevo già predetto nell’articolo precedente riguardante Ekaterina. Mi dispiace per lei, ma in fondo, meglio libera e viva. Conoscendo Putin quel tanto che basta, bisognerebbe averne paura, anche a km di distanza. Ammiro il coraggio di Ekaterina, ma di sicuro avrebbero, e hanno, alla fine, trovato il modo per estrometterla senza usare veleno o kalashnikov.

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