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Guerra Israele-Hamas: quarto rinvio per risoluzione Onu su Gaza

Ulteriore rinvio all’Onu, il quarto, del voto del Consiglio di sicurezza sulla risoluzione per Gaza. Nella seduta che si è svolta ieri a porte chiuse, alcuni Paesi hanno espresso insoddisfazione per il testo, che sarebbe troppo “annacquato” sul tema degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e gli ambasciatori hanno chiesto maggior tempo per consultarsi con i rispettivi governi.

Nella bozza di risoluzione, risultato dei negoziati tra Stati Uniti, Emirati arabi ed Egitto, si chiede a Israele di consentire da subito un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli a Gaza e si chiede di creare le condizioni per una cessazione delle violenze, mentre non si parla più di sospensione immediata delle violenze.

Dopo la nuova riformulazione, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che sosterranno il testo. “Non vi dirò come voterò, ma ci sarà una risoluzione, se la risoluzione presentata è qualcosa che possiamo sostenere”, ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas Greenfield.

L’ultima bozza di risoluzione concordata, dalla quale sarebbe stato eliminato il riferimento alla proposta di creare un meccanismo di monitoraggio Onu sugli aiuti che entrano a Gaza, chiede “passi urgenti per permettere immediatamente l’accesso umanitario sicuro e senza ostacoli e la creazione di condizioni per una cessazione sostenibile delle ostilità”. Ed invita tutte le parti a “permettere e facilitare l’uso di tutte le strade verso e dentro l’intera Striscia di Gaza, inclusi i valichi al confine, per fornire l’assistenza umanitaria”. Infine si rinnova la richiesta di “un rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi.

“Abbiamo lavorato duro nel corso della settimana con gli Emirati e altri, con l’Egitto, per mettere a punto una risoluzione che possiamo sostenere – ha dichiarato Greenfield – E adesso abbiamo una risoluzione, siamo pronti a votarla”. Secondo l’ambasciatrice americana, la risoluzione permetterà di portare “assistenza umanitaria a quanti ne hanno bisogno”.

Speriamo solo che l’intervento dell’Onu possa portare qualcosa di buono in questi momenti davvero bui.

(Fonte:ADN-Kronos)

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