AslimItaly

Drone vola con droga e cellulari da consegnare a reclusi in carcere

Volevano far entrare droga e microcellulari nel carcere di Lecce, destinati evidentemente a loro conoscenti reclusi all’interno, usando un drone. Stupefacente e apparecchi telefonici, però, sono stati agganciati con tutto il drone e nel carcere di Lecce, alla fine, ci sono entrati loro. Ironia della sorte.

Si tratta di due foggiani, di 27 e 33 anni, rispettivamente Alessandro Caravella e Giovanni Lancianese, arrestati dalla squadra mobile e dagli agenti di Polizia Penitenziaria.

L’uso di droni per operazioni di questo tipo è ormai ben noto. Nel marzo scorso il Sappe, sigla sindacale di Polizia Penitenziaria, rivelò palesemente il loro uso, sempre più frequente, a tale scopo. E ora, in due sono stati anche “pizzicati” in flagranza di reato. E non per caso, ma dopo una serie di sospetti.

Nei giorni scorsi, infatti, sono stati notati alcuni soggetti aggirarsi nei dintorni del penitenziario di Borgo San Nicola, con la chiara intenzione di studiare la struttura( percorsi utilizzabili, turni di guardia, angoli ciechi). Così, squadra mobile della Questura e agenti della Polizia Penitenziaria hanno iniziato a organizzare alcuni servizi d’osservazione e controllo. Fino a individuare, nella tarda serata di ieri, un drone che, alzatosi in volo nei pressi del carcere, si stava avvicinando all’area dove sono reclusi i detenuti. Ed è scattata la… contraerea(!) 

Immediata la reazione degli uomini della Polizia Penitenziaria, che, grazie all’utilizzo di particolari sistemi di sorveglianza, sono riusciti a bloccare il piccolo velivolo, il quale è stato “agganciato” e fatto atterrare. Scoprendo che stava trasportando otto microtelefoni cellulari e circa 170 grammi di hashish. Ci hanno provato, ma non ci sono riusciti nel loro intento criminoso.

Complimenti alla Polizia Penitenziaria.

(Fonte:LeccePrima)

Exit mobile version