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Il processo Saman si avvia verso la sentenza: La Procura chiede il riconoscimento di attenuanti generiche per zio e cugini

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La 18enne è sparita da Novellara (Reggio Emilia) nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio 2021. Il 10 febbraio 2023 a processo i familiari arrestati all’estero: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Nel novembre 2022 arrestato in Pakistan il padre Shabbar Abbas, mentre la madre Nazia Shaheen è latitante. L’uomo, un mese dopo la scomparsa, confessò il delitto in una telefonata. Il 19 novembre 2022 trovati resti umani a Novellara. Il 4 gennaio 2023 la conferma: è il corpo di Saman.

La Procura nell’udienza del processo per l’omicidio della giovane ragazza Saman Abbas ha richiesto l’applicazione di una pena con il riconoscimento delle attenuanti generiche per lo zio Danish Hasnain, che ha collaborato con le autorità nel ritrovamento del cadavere, e per i cugini della vittima. La sentenza è attesa per domani.

Cinque sono gli imputati del caso: Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, genitori della 18enne di Novellara uccisa nel 2021 (ma la madre è ancora latitante), lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq.

La Procura ha richiesto l’applicazione di una pena con il riconoscimento delle attenuanti generiche per lo zio Danish Hasnain – che ha collaborato facendo rinvenire mesi dopo la sparizione il corpo della ragazza, e per i due cugini della vittima, ritenuti succubi della volontà autoritaria del primo e di conseguenza semplici esecutori materiali dei suoi ordini meschini.

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