Ci sarebbe da non crederci, ma siamo arrivati anche a questo
Ha ricevuto richieste estorsive solo perché aveva acquistato una casa nel centro di Napoli.
La vittima, un pensionato, ha, però presentato due denunce, il 16 ed il 20 novembre, ed oggi i poliziotti della Squadra Mobile di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due indagati gravemente indiziati di tentata estorsione e lesioni personali, aggravati dal metodo mafioso.
I due indagati sono legati al clan Prinno, storicamente inserito nell’ambito della criminalità organizzata del centro storico, operante nella zona di Rua Catalana e di palazzo Ammendola, a ridosso del Porto di Napoli.
Sembra che nell’anno 2023 la Camorra, o meglio il Camorrismo, non sia stato ancora debellato dalla martoriata città di Napoli.
E’ un fenomeno odioso perché colpisce tutti indiscriminatamente, pericoloso per la violenza che adopera nei confronti dei più deboli per imporre le proprie regole antistatali e immorali, insidioso perché oltre ai metodi classici e i soliti squalidi avidi fini economici, si va evolvendo corrompendo ogni settore della vita pubblica partenopea (e non solo), inserendosi anche in settori pubblici pur di raggiungere i propri scopi, colludendo con politici e uomini d’affari rispettabili. La casistica giudiziaria è piena di vicende di ogni tipo e con gli epiloghi sempre drammatici.
Ma nel caso del pensionato qui siamo davanti alla meschinità pura e alla sfacciataggine più abbietta.
