Ivan Zhdanov, il direttore della Fondazione Anticorruzione di Alexey Navalny, ha detto che i collaboratori dell’oppositore russo hanno controllato la maggior parte dei centri di detenzione di Mosca senza però trovarlo.
Lo riporta la testata giornalistica online “Meduza”.
Ieri alcuni media avevano ripreso una notizia non confermata del canale Telegram Baza secondo la quale Navalny sarebbe stato portato a Mosca per un nuovo procedimento penale mosso contro di lui per “vandalismo”.
“La versione di Baza secondo cui Alexey si trova a Mosca non è stata ancora confermata. Le procedure investigative non vengono condotte senza avvocati. Tutte le azioni investigative finora si sono svolte a Vladimir”, ha scritto Zhdanov sulla piattaforma digitale ” X” denunciando che “da otto giorni” i collaboratori di Navalny non sanno dove sia l’oppositore, in carcere da quasi tre anni per motivi ritenuti di chiara matrice politica.
Navalny era già sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento di “stato”. Oppositore dello “Zar” Putin, ha più volte denunciato apertamente e pubblicamente il regime dittatoriale di corruzione e violenza in cui versa la Federazione Russa.
Va ricordato che molti oppositori del regime russo, ex collaboratori e oligarchi transfughi inclusi, hanno tutti fatto una brutta fine, chi avvelenato, chi ucciso con arma da fuoco, o peggio.
Le notizie dalla Russia, con la guerra in Ucraina in corso, arrivano in maniera non “corretta”.
