LE CAUSE DELL’INCENDIO
Rifiuti stoccati in un piazzale sul retro dell’ospedale, con materiali di vario tipo che hanno iniziato a bruciare facendo propagare le fiamme tra i piani della struttura. Dopo le prime verifiche, è stato individuato con certezza il punto da cui è partito il maxi incendio divampato nella tarda serata di venerdì 8 dicembre al San Giovanni Evangelista di Tivoli, alle porte di Roma, in cui sono morti tre pazienti.
LE INDAGINI in corso
La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e incendio colposo, ha sequestrato alcune aree dell’ospedale per gli accertamenti ed è probabile che nei prossimi giorni proceda alle prime iscrizioni nel registro degli indagati
LE IPOTESI IN ESAME
Dopo aver avuto la meglio sulle fiamme, i Vigili del fuoco hanno effettuato una serie di ispezioni dettagliate per trovare elementi utili alle indagini. Mentre gli investigatori raccolgono la documentazione e prendono in esame le immagini del circuito di videosorveglianza. Ancora da chiarire le cause del rogo, ma sembra escluso il gesto volontario. A dirlo è stato il Procuratore Francesco Menditto in una conferenza stampa.
ALTRE IPOTESI DA CONSIDERARE
Menditto ha spiegato che state acquisite numerose immagini delle telecamere e che al momento non si segue la pista dolosa. Resta da stabilire cosa abbia generato le fiamme e se possano essere in qualche modo legate a un’incuria da parte di qualcuno.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI HA ESPRESSO IL SUO CORDOGLIO PER LA TRAGEDIA AVVENUTA A TIVOLI
Il sottoscritto tende a precisare che spesso, per chi non è ferrato in chimica, si possono avere reazioni entalpiche( sprigionamento di calore) per il solo semplice contatto di sostanze e materiali differenti. Anche se è plausibile persino una batteria stilo o un semplice mozzicone di sigaretta.