Numerose scosse di terremoto in Umbria durante la notte: paura tra i residenti ma nessun danno a persone o cose, scuole chiuse in molti Comuni e tecnici edili a lavoro per verifiche strutturali di sicurezza.
La terra torna a scuotersi in Umbria. Già ieri sera una forte scossa sismica aveva colpito l’area di Terni e Orvieto con una magnitudine di 3.6 scala Richter alle ore 21:06 con epicentro Allerona come ha evidenziato l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Poi altre diverse altre scosse sono state registrate anche durante la notte concentrandosi in particolare su Spoleto e provincia ma con magnitudine inferiore a 3.0, attualmente la più forte che è stata avvertita è alle 3:23.
Scuole chiuse, un atto dovuto
Il comune di Spoleto ha disposto la chiusura in via precauzionale delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di oggi, giovedì 7 dicembre: il sindaco del comune , Andrea Sisti, ha precisato che non sarà neanche possibile svolgere “le attività per i minori, compresi i servizi educativi 0-3 anni (asili nido pubblici e privati) ed i centri diurni socio-riabilitativi per disabili minori e adulti e per anziani non autosufficienti”. Per fortuna attualmente la situazione rimane sotto controllo: la Protezione Civile ha aperto la sede a Santo Chiodo, nello spoletino. “Al momento non si registrano segnalazioni di danni o situazioni di rischio nel territorio”, ha precisato il Comune all’Ansa.
Dati sismici
Le sue coordinate geografiche, come segnalato dalla Sala Sismica INGV-Roma, sono state 42.7460 gradi di latitudine, 12.7700 di longitudine, e una profondità di 10 chilometri sotto il livello del mare. In zona individuati i comuni di Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera, Campello sul Clitunno e Castel Ritaldi, tutti paesi della provincia di Perugia. La città più vicina è risultata essere invece Terni, distante 23 chilometri dall’epicentro, con Foligno più staccata a 24, quindi Perugia a 51.
Sembra ancora che non sia possibile prevedere il momento preciso in cui si presenti un terremoto(seguito quasi sempre da uno sciame di assestamento) anche se le zone interessate lungo il paese sono note per la loro conformazione oro-geologica.