“Suolo e Acqua fonti di vita” è il tema scelto per la Giornata mondiale del Suolo di quest’anno.
Oggi 5 dicembre si celebra la Giornata mondiale del Suolo, ma il WWF (World Wide Fund for Nature) in un comunicato rammenta che “a livello europeo e italiano abbiamo davvero poco da festeggiare. Senza tutela del suolo si rischia di essere travolti da frane e alluvioni, si perde un importantissimo serbatoio di carbonio e si pregiudica un indispensabile patrimonio di biodiversità, nonché si mette a rischio la nostra sicurezza alimentare”.
In Italia, scrive la Organizzazione Non Governativa, “Le nuove coperture artificiali come edifici, infrastrutture e insediamenti logistici o commerciali fanno perdere al nostro paese 2,4 m2 al secondo. Nell’ultimo anno in Italia abbiamo perso oltre il 10% di suolo in più rispetto al 2021 (altri 77 km2), come ha riportato l’ultimo rapporto dell’ Ispra(Istituto Superiore Per la Protezione e la Ricerca Ambientale)”.
L’Italia è il Paese europeo con la maggiore diversità di suoli. Sul nostro territorio abbiamo 25 diversi tipi di suolo, rispetto ai 30 riconosciuti a livello globale dalla FAO(Food and Agriculture Organization of the United Nations).
Secondo l’Ispra, a causa del degrado ambientale quest’anno vi è stata una forte perdita di servizi eco-sistemici pari a 9 miliardi di euro.
In Italia manca ancora una legge contro il consumo sconsiderato di suolo. Sono passati ben 12 anni dalla prima proposta di legge governativa.
In questa 19a legislatura sono già stati depositati alcuni disegni di legge, ma il loro esame è ancora allo stadio iniziale. Male.
Nel 2021 la Commissione Europea ha approvato la “Strategia dell’UE per il suolo per il 2030”, che ha fissato come obiettivo nel lungo periodo un consumo netto di suolo pari a zero per il 2050(!). È in discussione una proposta di Direttiva per il monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil Monitoring Law), con l’obiettivo di creare un sistema standardizzato (unificato quindi) di monitoraggio dei suoli europei.
Al riguardo, riferendosi nell’esempio della situazione in Lombardia, Legambiente ha rilasciato una nota: “Logistica aggressiva in tutta la regione, i piccoli comuni finiscono per cedere, necessario tutelare i suoli agricoli rifunzionalizzando le aree dismesse.”
E non è solo un problema lombardo, ma esteso in tutta Italia, a dimostrazione dell’impossibilità di far fronte agli eventi climatici sempre più devastanti, che non solo minacciano la sicurezza degli italiani, ma impoveriscono altresì il patrimonio ambientale e culturale del Paese.
Personalmente, viaggiando in treno o in auto lungo l’Italia, mi accorgo spesso e malvolentieri di come l’abusivismo e lo sfruttamento dei territori osservati siano non solo così palesi agli occhi, ma disgustosamente degradanti.
E’ mio dovere civico, non solo informativo ma anche ammonitorio, dirvi che noi non stiamo lasciando la terra( e anche l’acqua che è alla base di tutto) in eredità alle generazioni successive, ma al contrario la stiamo sottraendo e distruggendo in tutti i modi a chi verrà dopo di noi, e solo per avere uno stupido quanto effimero ritorno economico.