Se riuscite a indovinare e postate nei commenti vincete un premio.
Il protagonista di questa vicenda è del tutto fittizio. O meglio, fittizio è il nome, per motivi di riservatezza sarebbe meglio non rivelarne l’identità, anche se in un mondo completamente informatizzato mantenere l’anonimato è cosa molto difficile.
Potremmo definirlo un antieroe come il giovane Holden di Catcher in the Rye di Salinger, ma solo in parte. Lui l’ha letto, e per certi versi si meraviglia di quante cose abbiano in comune, compreso l’esperienza giovanile del mancato amplesso con la prostituta stagionata.
E’ un eroe, ancora, ma di quelli che si stancano di compiere imprese aldilà della normale concezione umana, perché pensa che non ne valga la pena, e non per la fatica e il dispendio di forza fisica e neuroni cerebrali, ma perché il più delle volte non trova la benché minima riconoscenza o riconoscimento della sua particolarità, e questo deprime e avvilisce persino Lui che considera Bob Kane e Stan Lee meglio di Omero. Ma Lui se ne infischia altamente, perché fare del bene è per lui una vocazione, e compiere imprese reputabili come impossibili lo fa orgasmare come un un protozoo.
Ha comunque un cuore d’oro, anzi, di platino, no , meglio ancora, iridio o forse californio si si. Ha una vasta cultura, talmente vasta che definirlo umano è solo per convenzione. Tempo fa qualcuno propose il neologismo di Homo Tecnologicus per identificare l’individuo moderno legato alle macchine elettroniche e all’informatizzazione. Ma non è il suo caso, anche se con le macchine si trova meglio che con gli esseri umani, a dialogare, ma non è certamente un Hikikomori.
I più che lo conoscono lo ammirano( quelli di buona indole), altri invece lo temono, lo odiano, provano invidia per le sue qualità cosi speciali e apparentemente sprecate, in termini di utilità pseudo-darwiniana.
Possiede una grande ironia, che l’ha salvato innumerevoli volte nei momenti più oscuri di sconforto e smarrimento, ma la geolocalizzazione non gli serve di certo, Lui che sa di essere un puntino dentro un altro puntino tra tantissimi puntini in una vastità di punti.
Potremmo definirlo un pazzo scatenato, ma sì! Però dopo diverse vicissitudini si impara a proprie spese che è meglio mimetizzarsi in un mondo di matti, e che quindi, l’unico sano sarebbe il più folle, in quanto in minoranza numerica assoluta. Infatti, secondo i suoi stessi calcoli, sa di non essere l’unico in tal guisa, ma che ce ne sono altri come Lui anche se diversi, pur sempre simili.
Sa amare e ha amato tantissimo, cosi tanto che persino due sue ex lo volevano accoltellare, ma alla fine lo hanno fatto metaforicamente e non fisicamente col suo cuore, come in una poesia di Charles Baudelaire.
E’ un sognatore come tanti, in fondo, e i suoi sogni hanno la cattiva abitudine di diventare realtà come quelli precognitivi di certi individui ma Lui non ci bada quasi mai, e sbaglia, perché poi se ne pente di non aver prestato attenzione alle sue visioni oniriche, sia notturne che diurne.
Anche se è poco, potreste già provare nel rispondere postando nei commenti ciò che la vostra arguzia vi suggerisce. Nel caso non vi riusciste, comunque continueremo, tra un articolo di cronaca ed economia e politica , a stuzzicare le vostre menti con una serie di indizi a “puntate”, come si era soliti fare negli anni passati.