Comunicato Stampa N° 178 del 04/12/2023 del MEF
Una previa definizione è necessaria.
Il concambio è un’operazione finanziaria che consiste nello scambio di titoli di Stato. Consiste nel numero di azioni o quote della società derivante da un’operazione di fusione, che i soci di una società che si estingue, a seguito della fusione stessa, ricevono in cambio della loro partecipazione originaria.
L’estinzione delle società coinvolte nell’operazione di fusione non intacca le posizioni dei vecchi soci, i quali diventano soci della società risultante; essi ricevono le azioni della società risultante in cambio delle vecchie azioni possedute, secondo un rapporto di concambio tale da assicurare il mantenimento della loro quota.
Il rapporto di concambio viene definito all’interno del progetto di fusione, redatto congiuntamente dagli amministratori delle società coinvolte.
Al fine di tutelare gli azionisti di minoranza la legge impone un’adeguata informazione dei soci ed un controllo preventivo sulla congruità del rapporto di concambio. Gli amministratori delle società coinvolte devono redigere una una relazione nella quale siano contenuti i criteri di determinazione del concambio e le eventuali difficoltà incontrate nella valutazione delle società. Inoltre, si procede alla nomina da parte del tribunale di uno o più esperti, che procedono alla redazione di una relazione sulla congruità del concambio e sull’adeguatezza dei criteri seguiti dagli amministratori nella definizione di questo. Se le società sono quotate in Borsa questa relazione deve essere redatta da una società di revisione.
Il MEF comunica che il giorno 6 dicembre 2023 effettuerà un’operazione di concambio presso la Banca d’Italia, con il metodo dell’asta marginale e con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata.
Saranno offerti due titoli in emissione a fronte dell’acquisto di quattro titoli:
I titoli in emissione saranno:
Categoria titolo | Codice ISIN | Data Emissione | Data Scadenza | Cedola |
---|---|---|---|---|
BTP | IT0004889033(*) | 22/01/2013 | 01/09/2028 | 4,75 % |
BTP | IT0004286966 | 01/08/2007 | 01/08/2039 | 5,00 % |
L’importo nominale emesso dei suddetti titoli non potrà eccedere i 3.000 milioni di euro per entrambi i titoli congiuntamente.
I titoli ammessi al concambio (oggetto del riacquisto) saranno:
Categoria titolo | Codice ISIN | Data Emissione | Data Scadenza | Cedola |
---|---|---|---|---|
BTP | IT0005439275(*) | 15/03/2021 | 15/04/2024 | 0,00 % |
BTP | IT0005367492(*) | 01/04/2019 | 01/07/2024 | 1,75 % |
BTP | IT0005001547(*) | 01/03/2014 | 01/09/2024 | 3,75 % |
CCTeu | IT0005218968 | 15/08/2016 | 15/02/2024 | – |
(*) Il titolo presenta almeno una tranche emessa “ad hoc” per operazioni REPO.
Il giorno stabilito per l’operazione, alle ore 10, verranno annunciati i prezzi dei titoli in riacquisto ammessi al concambio.
Le offerte degli operatori dovranno pervenire alla Banca d’Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria entro le ore 11 del giorno dell’asta. Saranno escluse le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato.
Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli “Specialisti in titoli di Stato”. Non è prevista la corresponsione di provvigioni di collocamento.
Il regolamento dell’operazione è fissato per il giorno 11 dicembre 2023.
Saranno quindi offerti due titoli in emissione a fronte dell’acquisto di quattro titoli. L’importo nominale emesso dei suddetti titoli non potrà eccedere i 3 miliardi di euro per entrambi i titoli congiuntamente, si legge nella nota del MEF. I due titoli oggetto di emissione sono il BTP scadenza settembre 2028 con cedola 4,75% (Isin IT0004889033) e il BTp scadenza ad agosto 2039 con cedola 5% (IT0004286966). I titoli ammessi al concambio e quindi riacquistati saranno il BTp scadenza aprile 2024 cedola 0,0%(IT0005439275), il BTp scadenza luglio 2024 cedola 1,75%(IT0005367492), il BTp scadenza settembre 2024 cedola 3,75%(IT0005001547) e il CCTeu scadenza febbraio 2024 cedola (IT0005218968).
Sono dati, questi, che spero siano abbastanza chiari ai lettori che vogliono credere nell’Azienda Italia.
(Fonte: Ministero dell’Economia e della Finanza; Borsa Italiana)