È stato condannato a 17 anni di reclusione il gioielliere Mario Roggero, 68 anni, che uccise due rapinatori, Giuseppe Mazzarino e di Andrea Spinelli. , e ne ferì un terzo a una gamba, Alessandro Modica, che riuscì a fuggire per essere poi arrestato poche ore dopo l’assalto. Tutto nella frazione Gallo di Grinzane Cavour (Cuneo). La Corte d’Assise di Asti ha riconosciuto l’uomo colpevole di duplice omicidio volontario e di tentato omicidio. I giudici hanno accolto la ricostruzione effettuata dal P.M. e inasprito la pena rispetto per Roggero ai 14 anni chiesti, aumentandola di ulteriori 3 anni.
Per l’imputato solo attenuanti generiche e quella di aver agito dietro provocazione. Il 28 aprile 2021, secondo l’accusa, l’intenzione dell’uomo non fu di difesa ma di offesa, motivo per il quale è stata riconosciuta la volontarietà del delitto.
La richiesta presentata dalla difesa
“La parola difesa stona con un video in cui abbiamo visto un’esecuzione” aveva riferito il Pubblico Ministero nella requisitoria. Roggero ha sostenuto di avere esploso quattro colpi contro l’auto parcheggiata dei rapinatori perché temeva che i banditi avessero rapito la moglie.
“Le ero passato di fianco con la pistola in mano, senza vederla. Ancora adesso sono rimasto stupito quando ho visto i filmati, non ho quel fotogramma in testa ha detto il gioielliere.
Il legale del gioielliere, l’avv. Dario Bolognesi, ha dichiarato che “Roggero pensava di doversi scontrare ad armi pari per liberare la moglie dalla stretta dei rapinatori”, chiedendo l’assoluzione per legittima difesa putativa anche in riferimento ad un trauma conseguente ad una precedente rapina.
L’esagerazione contestata al gioielliere ha come origine una precedente rapina subìta, quindi.
Il problema in questione è l’eccesso di legittima difesa, ma anche della criminalità violenta, della mancanza dello Stato nell’essere presente e difendere preventivamente i cittadini, nell’avidità umana.