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Ultime su omicidio Giula Cecchettin

“Ero possessivo e la volevo per me”, ha dichiarato dal carcere l’ex fidanzato della ragazza, reo confesso del femminicidio da lui commesso atrocemente. Il giorno del funerale presso basilica di Santa Giustina a Padova, sarà lutto regionale in Veneto.

“L’amavo, la volevo per me e non accettavo che fosse finita”. Sono altre parole dette da Filippo Turetta, ex fidanzato di Giulia Cecchettin  al P.M. nel carcere di Verona. Il giovane ha messo a verbale che non si dava pace per la fine della loro relazione , e avrebbe cercato di recuperare il loro rapporto.

Gli inquirenti ritengono tuttavia che la sua non fosse nient’altro che una violenza psicologica nei confronti di Giulia, come lei stessa aveva confidato alle amiche intime. Il funerale di Giulia si terrà luogo martedì 5 dicembre alle ore 11 nella basilica di Santa Giustina a Padova: sono previste milgiaia di persone.

Lutto regionale in tutto il Veneto

La data delle esequie è decisa dopo il nulla osta della procura di Venezia per la restituzione della salma alla famiglia. Santa Giustina è una grande chiesa capace di ospitare migliaia di persone e si affaccia su Prato della Valle, piazza molto ampia che consentirà a molti di seguire la cerimonia grazie ai maxi-schermi all’esterno della basilica. Martedì sarà “lutto regionale in tutto il Veneto per l’intera giornata”, ha “twittato” sulla piattaforma digitale “X” il governatore della regione Veneto Luca Zaia, “Chiedo a tutte le istituzioni di osservarlo, esponendo anche la bandiera a mezz’asta”.

Realizzato un murale a Milano in ricordo di Giulia

In attesa del funerale,a Milano in via Santa Radegonda, è stato realizzato un murale dedicato alla ragazza 21enne uccisa da Filippo Turetta. Giulia è ritratta su una colonna dove c’era il cinema Odeon, vicino al Duomo con addosso un cappotto rosso, colore simbolo del femminicidio e della violenza verso le donne. Sulla sua borsa si legge una scritta: “Volevo solo scomparire in un abbraccio”. L’opera è dello “street-artist” Fabio Ingrassia, ora virale sui social le sue immagini.

I risultati dell’esame autoptico

La sera dell’11 novembre, nel parcheggio vicino casa della 21enne, di ritorno da un pomeriggio e da una cena al centro commerciale, “mi è scattato qualcosa, ho perso del tutto la testa”, avrebbe dichiarato Turetta ai P.M. nel tentativo di respingere l’accusa di premeditazione del delitto commesso. L’autopsia ha stabilito che la ragazza è stata uccisa intorno alle ore 23.40 nell’area industriale di Fossò, a circa 6 km da casa. Quando il giovane si è dato ignominiosamente alla fuga, Giulia era già deceduta a causa delle coltellate – circa 20 – e delle lesioni subite durante l’aggressione. Si parla di “shock emorragico” come causa principale del decesso ( dissanguamento).

I punti oscuri ancora da chiarire

L’esame necroscopico effettuato non avrebbe rivelato tracce evidenti di legature con il nastro adesivo. Filippo Turetta aveva acquistato su Internet del nastro adesivo prima dell’omicidio, che poi è stato raccolto, con tracce tricologiche( capelli), nella zona della seconda aggressione. Nel corso dell’autopsia sono stati anche prelevati tessuti per le indagini istologiche e gli esami tossicologici: gli inquirenti vogliono sapere se Cecchettin sia stata stordita prima di venire colpita a morte.

(Fonte: per le dichiarazioni del Pres.Zaia: X-twitter;per l’opera pittorica: Fabio Ingrassia)

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