Sabato sera, sul tardi, a Parigi, Armand Rajabpour-Miyandoab ., un francese di 26 anni di origine iraniana, ha ucciso un turista filippino-tedesco di 23 anni nel 15* arrondissement (suddivisione amministrativa territoriale). Ci sono anche due feriti. Era schedato con la classificazione ‘S’ che sta per islamismo radicale, e avrebbe detto alle forze dell’ordine, una volta hanno arrestato, che non sopportava “che gli arabi fossero uccisi nel mondo” e voleva morire quindi da martire.
L’uomo, il quale soffrirebbe di disturbi psichiatrici, era già stato condannato nel 2016 per aver tentato un altro attacco, secondo quanto dichiarato dal ministro dell’Interno francese, Gérard Darmanin.
La vittima dell’aggressione – da ‘Le Parisien’ – è stata trovata in arresto cardiorespiratorio sul ponte Bir-Hakeim, tra il 15* e il 16* arrondissement di Parigi, poco prima delle 22:00, ha riferito una fonte della polizia. E’ morta per una ferita da coltello inferta alla schiena e alla spalla.
Tra Avenue du President e Avenue Kennedy, un’a seconda ‘altra persona è stata ferita alla testa con un martello ed è stata quindi soccorsa dai vigili del fuoco. Secondo quanto riportato dalla polizia, questa persona stava camminando con la moglie e il figlio quando l’aggressore è giunto inaspettatamente alle spalle e l’ha colpita.
Durante il suo arresto, il 26enne ha minacciato la polizia con un martello e ha gridato l’invocazione diventata tipica tra gli attentatori(sia “professionisti” che improvvisati “Allah Akbar”. La polizia ha poi utilizzato due volte il TAZER, una pistola a impulsi elettrici per immobilizzare l’aggressore, arrestato in Avenue du Parc de Passy.
Armand Rajabpour-Miyandoab, l’attentatore che ieri a Parigi ha ucciso un turista tedesco e ferito altre due persone sbraitando ‘Allah Akbar’, era stato in stretto contatto, in passato, con i terroristi islamisti degli attentati di Magnanville (assassinio di una coppia di poliziotti) e di Saint-Etienne-du-Rouvray (parroco sgozzato come una bestia da macello in chiesa dopo la messa). Lo si apprende da fonti dell’inchiesta che confermano le informazioni di Le Parisien.
Le monde c’est fou ( il mondo è pazzo).
(Fonte:AGI, Le Parisien)