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Kiev, rischiato incidente nucleare a Zaporizhzhia causa Black-Out

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Secondo quanto riporta il presidente dell’agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata “sull’orlo di un incidente nucleare e radioattivo” stanotte a causa di un blackout completo dell’impianto nucleare , risolto questa mattina.

“Gli occupanti ( i russi) non sono interessati alla sicurezza della centrale” e “continueranno a creare situazioni pericolose, ricattando il mondo intero con incidenti nucleari e radioattivi “, ha affermato Kotin.

l lato più esposto sono le piscine di raffreddamento.


Il professor Maurizio Martellini, fisico nucleare,ha affermato che «Il vero problema della centrale di Zaporizhzhia è che, come tutte le centrali nucleari, utilizza del combustibile che dopo un certo numero di anni deve essere sostituito ma è molto “caldo”, come diciamo noi fisici, molto radioattivo e viene messo dentro delle piscine a raffreddare. La paura della Aiea, che non lo ha scritto ma che conosciamo, è che queste piscine non sono ricoperte come il reattore nucleare ma sono libere e a cielo aperto e la paura è che un missile possa finire su una di queste piscine di raffreddamento del combustibile nucleare spento, cosa che causerebbe una catastrofe molto più grave di Fukushima e Chernobyl».

Ricordo che da bambino tra le tante paure che minacciavano( ma minacciano benissimo tutt’ora) l’umanità quella più spaventosa era il rischio di una Apocalisse atomica. Imperversavano sulle reti televisive private filmetti catastrofici dove, a seguito di contaminazioni radioattive capaci di generare una nuova umanità mutante affetta da aberrazioni molto simili e deturpanti a seguito da fungo atomico, cosi come è accaduto a Hiroshima e Nagasaki sulla popolazione locale.

La paura ha perso quella fantasia fanciullesca che porta a ingigantire e deformare la realtà, ma la minaccia è sempre la stessa. L’esplosione nucleare da bomba ha il vantaggio di radere al suolo immediatamente tutto ciò che colpisce in un determinato raggio d’azione; la fuga radioattiva da centrale atomica ha un impatto esplosivo nullo ma è ancora più subdola e devastante nel tempo, con i vapori e gli isotopi radioattivi che si spandono nel mondo sia per via aerea sia per via marina. Non stupiamoci se con l’ultima fuga di Fukushima è incrementato il numero di casi tumorali nel mondo. Sono anni e anni che patologie derivanti da esposizione ad agenti radioattivi colpiscono le persone.

Il nucleare , se trattato con le dovute accortezze, se risiedesse in siti sicuri da eventi sismici/climatici e soprattutto da guerre, potrebbe comunque rappresentare una valida fonte energetica in attesa dello sviluppo di migliori tecnologie ecosostenibili e affidabili per la fruizione di massa sempre più dipendente ed esigente.

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