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Giulia Cecchettin, ultim’ora

L’autopsia: uccisa con un coltello da cucina da 21cm.

L’esame autoptico sul corpo di Giulia Cecchettin è durato 14 ore. L’ esame, è iniziato venerdì alle 9.30 ed è terminato alle 23.40 di ieri sera. L Una durata, questa, dovuta alla complessità e al gran numero di accertamenti con i quali i periti hanno risposto ai quesiti posti dalla Procura.

Le cause della morte di Giulia vanno riportate in ogni caso alla lesività dei fendenti inflitti, non tanto al loro numero o al trauma, come quello cranico, subìto da Giulia cadendo a terra nella zona di Fossò, nell’epilogo dell’aggressione da parte di Turetta.

Turetta ha usato un unico coltello per uccidere Giulia Cecchettin. È uno dei dettagli emerso dopo circa 14 ore di autopsia sul corpo dell’ex fidanzata. Un particolare che confermato anche dall’ampia confessione resa ieri davanti al PM di Venezia Andrea Petroni. Il coltello spezzato, con una lama lunga 21cm, trovato presso il parcheggio di Vigonovo (Venezia) ad almeno 150 metri dalla villetta della 22enne, non sarebbe stato effettivamente usato. La certezza assoluta sarà compito del Ris di Parma, che Turetta abbia usato il coltello da cucina, con una lama da 12 centimetri, scoperto e sequestrato nell’auto con cui è fuggito in Germania, per colpire la giovane una ventina di volte.

Sul corpo di Giulia Cecchettin l’esame necroscopico non avrebbe rivelato tracce evidenti, né sulla bocca né sulle mani, di legature con nastro adesivo domestico che Filippo aveva acquistato on line sul web prima dell’omicidio rinvenuto, con tracce di capelli, nella zona della seconda aggressione compiuta da Turetta sull’ex fidanzata nella zona di Fossò, sabato 11 novembre. Quanto agli altri traumi è confermata una frattura cranica sulla vittima, dovuta alla caduta a terra di Giulia, sempre zona di Fossò, causata dalla furia omicida dell’indagato. Questa ferita non sarebbe stata mortale e determinante nel decesso, avvenuto infatti per dissanguamento.

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