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Morto in seguito a operazione chirurgica: aperta inchiesta e disposta autopsia

Attenzione sul decesso di Antonio Parente dopo la denuncia dei familiari. Sono stati nominati i periti.

E’ stata aperta un’inchiesta per la morte di Antonio Parente, 84 anni di Grazzanise, morto in seguito ad un doppio intervento chirurgico eseguito alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno. 

L’uomo era giunto in sala operatoria per l’applicazione di uno ” stent ” intestinale. Dopo un primo intervento sono sorte complicazioni che hanno reso necessaria una seconda operazione in seguito alla quale l’84enne è morto. I familiari della vittima – assistiti dagli avvocati Pasquale Daniele Delle Femmine, Dario Cavaliere e Quirino Iorio – hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Castel Volturno. 

Ecco che viene aperto un fascicolo in Procura per appurare eventuali responsabilità da parte del personale sanitario della casa di cura castellana. Il P.M. Anna Ida Capone, titolare delle indagini, ha disposto l’autopsia nominando quali consulenti i medici legali Filomena Casella e Maurizio Grillo. L’accertamento sarà eseguito all’istituto di medicina legale dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati. 

Indipendentemente dall’età , l’applicazione di uno “stent” rappresenta, ancora oggi, da una parte una soluzione medico-tecnica in caso di stenosi o aneurisma, dall’altro, un rischio in seguito a complicazioni che possono o meno essere determinate da condizioni pregresse o da imperizia da parte degli operatori.

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