I poliziotti della questura di Caserta lo hanno trovato in un casolare abbandonato a Dugenta, nel beneventano, a ridosso del confine con terra di lavoro. Raffaele Piscitelli, latitante da poco più di 8 mesi dopo la condanna definitiva a oltre 12 anni di reclusione dello scorso marzo emessa dalla Cassazione per associazione per delinquere di stampo mafioso.
Lo chiamano O’ cervinar, 55 anni reggente del clan Massaro Orrivi nella “Valle di Suessola” costola del clan Belforte di Marcianise ed egemone nell’area di San Felice a Cancello, Cervino e Santa Maria a Vico, con interessi nel traffico di stupefacenti, estorsioni e usura.
Il blitz degli agenti, coordinati dal questore Andrea Grassi è scattato nella tarda mattinata e ha portato al ritrovamento all’interno del casolare anche di armi e droga. Alla vista degli agenti Piscitelli ha tentato la fuga ma è stato bloccato e arrestato.
Secondo gli inquirenti gestiva le importazioni di cocaina per la cosca, attraverso contatti con le famiglie criminali napoletane e anche i cartelli NARCOS boliviani e colombiani. Nella cattura sono stati impiegati cinquanta uomini della Squadra Mobile di Caserta, con il supporto dei poliziotti del dipartimento di pubblica sicurezza. Piscitelli si trova al momento presso gli uffici della Questura di Caserta e sarà trasferito presso il carcere di Santa maria Capua Vetere. Nel covo di Piscitelli gli investigatori hanno rinvenuto armi e droga.
Il blitz, coordinato dal questore di Caserta Andrea Grassi e messo a segno dal dirigente della squadra mobile Dario Mongiovì, è scattato in un casolare di campagna, dove Piscitelli si era nascosto per sottrarsi alla cattura e dove era latitante, al confine tra la provincia di Caserta e quella di Benevento. L’arresto è avvenuto questa mattina, da parte della polizia di Stato, nelle stesse ore in cui era in corso l’inaugurazione di tre nuove aule del tribunale di Napoli nord, a cui ha partecipato anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio.