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Mobbing al datore anche se il lavoratore è licenziato: condotta vessatoria, punibile anche dopo

Sì alla condanna penale per mobbing a carico del datore anche se il lavoratore risulta licenziato in modo legittimo per giusta causa. La condotta vessatoria che integra il reato di maltrattamenti non è esclusa dalla formale legittimità delle iniziative disciplinari assunte nei confronti del mobbizzato. Non si può ritenere tardiva e strumentale la denuncia sporta dal lavoratore soltanto dopo il licenziamento: spetta solo all’ordinamento stabilire i termini entro cui si può far valere un diritto davanti al giudice e unicamente a quest’ultimo stabilire se una denuncia o una querela risulta fondata o no. Così la Cassazione nella sentenza 38306/23.

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