Una platea di 103mila persone. Sono oltre 42350 i nuclei familiari casertani che vivono con il reddito di cittadinanza e che ora rischiano di vedersi tagliare il sussidio che sta per cambiare pelle diventando “Mia”, acronimo di “misura di inclusione attiva”.
Il governo Meloni, infatti, è al lavoro per varare un nuovo strumento che andrà a sostituire il reddito di cittadinanza. Il testo sarebbe già stato evaso dal ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone ed ora è nelle mani di quello dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Tra un paio di settimane, questa la previsione, la “Mia” potrebbe già arrivare in consiglio dei ministri.
Prima di tutto cambiano i beneficiari che saranno suddivisi in due platee: le famiglie povere senza occupabili (con la presenza almeno di un minore, un over 60 o di un disabile) e quelle composte da soli occupabili (cioè senza minori, anziani e disabili). Per i primi il nuovo assegno scende a 500 euro al mese e verrà moltiplicato per scala di equivalenza legata alla composizione familiare e tenendo conto della presenza di categorie deboli. Il multiplo più elevato sarebbe 2,2 e quindi si arriva a un reddito da 13200 euro l’anno. Per i nuclei occupabili, invece, il reddito scende a 375 euro al mese. Va detto che in provincia di Caserta, oggi, il reddito medio percepito si aggira intorno ai 646 euro al mese, quindi in un caso o nell’altro si prevedono tagli. A livello nazionale il risparmio, secondo i calcoli, oscillerebbe tra i 2 e i 3 miliardi di euro annui.
Caserta News