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Assegno unico 2023, chi dovrà restituire fino a 210 euro per figlio all’Inps

L’istituto di prevenzione potrebbe chiedere la restituzione di alcune somme erroneamente erogate nel 2022. Quali sono i nuclei familiari a rischio.

Da marzo 2022 l’assegno unico familiare ha unito in un’unica agevolazione una serie di interventi a sostegno delle famiglie con figli. Tuttavia c’è un cavillo sul quale non è stata posta adeguata attenzione: le famiglie composte da un solo genitore.

I beneficiari dell’assegno unico appartenenti a questa categoria, da novembre 2022 si sono visti iniziare a sottrarre dalla quota mensile la maggiorazione, fino a 30 euro, riconosciuta nel caso in cui entrambi i genitori abbiano un reddito da lavoro.

Ora potrebbero essere chiamati a dover restituire un importo che può arrivare fino a 210 euro per figlio. Il motivo è che il legislatore ha voluto riconoscere un sostegno aggiuntivo a quelle famiglie che molto probabilmente, visto che entrambi i genitori sono impegnati in un’attività lavorativa, devono ricorrere ai servizi di baby sitter, o comunque ad altre forme di assistenza, nelle ore in cui non possono occuparsi dei figli.

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