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Le ultime novità dal governo Meloni

“Rivendico una vittoria dell’Italia rispetto al price cap a livello europeo.”

E’ il bazooka. Una battaglia anche durissima iniziata con il governo precedente. Questo ha avuto un effetto immediato perché di colpo i prezzi si sono abbassati. E’ stata frenata la speculazione”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, aggiungendo: “Dobbiamo prendere in seria considerazione il nucleare di quarta generazione che da dei margini di sicurezza maggiore e che può essere il futuro del nostro Paese fino a poi arrivare alla fusione”. Sul rigassificatore di Piombino, ha sottolineato: “Sarà finito a marzo”.

Con il ddl Anziani, approvato dal Consiglio dei ministri, “il governo sigla un patto per la terza età e pone le basi della riforma complessiva delle politiche in favore degli anziani e contro la loro marginalizzazione”.

Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Sono tanti gli interventi che verranno messi in cantiere dal punto di vista sanitario, sociale, assistenziale e relazionale, con l’obiettivo di prendersi cura degli anziani a 360 gradi e rispondere a tutti i loro bisogni ed esigenze”, aggiunge.

“Con questo provvedimento il governo prevede il potenziamento dell’assistenza domiciliare con progetti individualizzati e scongiurare così il ‘parcheggio’ degli anziani nelle strutture sanitarie; affianca, agli strumenti economici già previsti per la non autosufficienza, un pacchetto di interventi di prestazioni socio-sanitarie; incentiva nuove forme di co-housing; prevede più servizi e ausili per le situazioni di maggiore fragilità; presta particolare attenzione ai caregiver e viene finalmente data maggiore diffusione alle cure palliative”, spiega ancora il premier.

“Gli anziani non sono solo parte delle nostre famiglie, ma rappresentano il cuore stesso della società e un patrimonio di valori, tradizioni e conoscenze prezioso per la Nazione. Avere cura degli anziani significa avere cura di tutti noi“, conclude Meloni.

Sono oltre 1.300 gli emendamenti al decreto Milleproroghe presentati alle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del Senato.

Il termine per le proposte di modifica scadeva alle 12. Gli emendamenti segnalati potranno essere al massimo 250 e le votazioni in commissione sono programmate a partire dal 25 gennaio. Il via libera dovrebbe arrivare entro venerdì 27, per inviare il testo in Aula la settimana successiva.

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