Doppio intervento sui bilanci in corso e appena conclusi. Prevista, infatti, la sospensione degli ammortamenti nei bilanci relativi anche all’esercizio 2023 e la sterilizzazione delle perdite d’esercizio concretizzatesi nel 2022.
Con i commi 8 e 9 dell’art. 3 del dl 29/12/2022 n. 198 (decreto “Milleproroghe” 2023), il legislatore è intervenuto per salvaguardare i bilanci delle società che, nei recenti periodi d’imposta, compreso quello appena iniziato, subiscono una notevole contrazione dei ricavi e, quindi, possono chiudere gli esercizi con consistenti perdite.
Il primo intervento è stato sancito dal comma 8 del citato art. 3 del dl 198/2022 che interviene sul comma 7-bis dell’art. 60 del dl 104/2020, convertito nella legge 126/2020, prevedendo la possibile sospensione degli ammortamenti, non solo per gli esercizi in corso al 31/12/2021 e 31/12/2022 ma anche per quello in corso al 31/12/2023.
Di fatto, il legislatore conferma l’impostazione già assunta per gli anni precedenti e finalizzata a neutralizzare, per quanto possibile, gli effetti negati degli eventi noti come la pandemia e, più di recente, il conflitto tra Russia e Ucraina.
Non essendo replicata la deroga al presupposto della continuità aziendale, si rende necessario, per le società che applicano i principi nazionali, verificare che la detta non applicazione degli ammortamenti nel bilancio dell’anno in corso (2023), copra l’eventuale impossibilità a mantenere la società in vita nei prossimi esercizi.