Sanzioni tributarie da rivedere, addio al penale per le omissioni legate a versamenti e sull’infedele dichiarazione.
Correttivo per la riforma del processo tributario, sistema duale per l’Irpef, revisione delle aliquote Iva, e soprattutto concordato biennale per le imprese di piccole dimensioni con il fisco e cooperative compliance per le altre.
La legge di bilancio 2023 getta i semi per quella che sarà la riforma fiscale del nuovo governo secondo le idee condivise dal viceministro dell’economia Maurizio Leo con i parlamentari delle commissioni finanze di camera e senato il 6 dicembre in audizione sulle linee programmatiche del dicastero. La legge di bilancio ha sottolineato il viceministro, «abbiamo introdotto una serie di misure che rappresentano un bridge verso quella che noi chiamiamo la riforma fiscale». La legge delega targata FdI è attesa per febbraio in Parlamento ma sarà pronta già a gennaio secondo il crono programma di Leo e, questa la novità di base, non farà tabula rasa del lavoro presentato dal governo Draghi ma ripartirà da quello specificandone i contenuti dei criteri di delega. «prenderemo le mosse dalla precedente delega non vogliamo sovvertire il lavoro che è stato fatto » dice Leo.
