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Cambio da ora legale a ora solare a fine ottobre: pro e contro per la salute e l’economia

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Tra sabato 29 e domenica 30 dovremo aggiornare gli orologi, portandoli indietro di un’ora. Questo passaggio comporta svantaggi dal punto di vista energetico e anche economico, visto che l’ora legale permette di risparmiare, ma anche dei vantaggi per la nostra salute.

Il prossimo weekend, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, torna l’ora solare: questo significa che dovremo portare indietro di un’ora le lancette dell’orologio. Non una buona notizia, almeno quest’anno: significa che dovremo consumare più energia. Anche per questo l’Unione europea si è espressa in materia, lasciando libertà agli Stati di valutare l’adozione di una sola tipologia di orario, solare o legale.

Adottare l’ora legale comporta alcuni vantaggi, soprattutto energetici, che non si possono trascurare: gli ultimi dati raccolti risalgono al 2020 ma i numeri dicono che grazie all’ora legale (giornate più lunghe, perciò più luce) il risparmio è stato di circa 400 milioni di kWh di energia, il consumo medio annuo di elettricità di circa 150mila famiglie.

I VANTAGGI AMBIENTALI ED ECONOMICI – Da non trascurare i benefici ambientali: 250mila tonnellate di CO2 in meno nell’atmosfera. Ultimo, ma non meno importante, è il risparmio in termini monetari: circa 66 milioni di euro. Terna, società di diffusione della rete elettrica nazionale, ha stimato che anche i prossimi dati ricavati dal 2021 indicheranno un risparmio economico in linea con quello degli anni passati. Dal 2004 al 2020, grazie all’ora legale, lo Stato italiano ha risparmiato circa 10 miliardi di kWh, ovvero 1 miliardo e 720 milioni di euro.

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