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Crisi, nel Sannio l’inflazione rischia di bruciare 380 milioni di risparmi

L’inflazione si “mangia” i nostri risparmi: una stangata da almeno 92 miliardi di euro. I conti, realizzati dall’Ufficio studi della CGIA, partono dall’ipotesi che le famiglie italiane abbiano mantenuto nel proprio istituto di credito gli stessi risparmi che avevano a inizio anno. Pertanto, a causa della crescita dell’inflazione stimata per il 2022 all’8 per cento la dimensione economica reale del deposito bancario ha subito una drastica decurtazione.

Secondo quanto ricostruito dallo studio nella provincia di Benevento la consistenza dei depositi delle famiglie sannite al 31 dicembre 2021 era di circa 4 miliardi e 787milioni di euro. Questa somma sarà erosa dall’inflazione che si mangerà 383 milioni di euro di risparmi.

A livello territoriale le province più penalizzate sono quelle più popolate e tendenzialmente anche con i livelli di ricchezza più elevati: a Roma, infatti, l’inflazione incide per 7,42 miliardi di euro di risparmi familiari, a Milano 7,39, a Torino 3,85, a Napoli 3,33, a Brescia 2,24 e a Bologna 1,97. Tra le meno esposte, infine, scorgiamo la provincia di Enna con 156 milioni di euro, Isernia con 153 e Crotone con 123.

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