Il decreto Aiuti ter ha introdotto un altro bonus una tantum, questa volta da 150 euro, per le stesse categorie che già hanno beneficiato del bonus 200 euro. Cambiano però i tetti di reddito che danno diritto al beneficio. Ecco tutti i dettagli sui due bonus: dai requisiti alle tempistiche.
Partiamo dal bonus 200 euro: erogato una volta sola, per ottenerlo occorre essere residente in Italia; essere titolare di un contratto di lavoro o di almeno un trattamento pensionistico da previdenza obbligatoria (dal 30 giugno 2022); in alternativa, serve aver riconosciuta la disoccupazione almeno dal mese di giugno; avere un reddito o contributi uguali o inferiori ai 35 mila euro lordi; per i lavoratori dipendenti, aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% tra il primo gennaio e il 23 giugno 2022 .
Guardando nello specifico al bonus 150 euro, si può affermare che sia un aiuto una tantum come quello dei 200 euro, ma con una differenza: il tetto del reddito che dà diritto all’aiuto scende da 35 mila euro a 20 mila. Anche in questo caso resta il nodo autonomi.
Per il bonus 150 euro, sono quindi idonei i lavoratori dipendenti con una retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro. Idonei i pensionati, che lo riceveranno dall’Inps a novembre.
Per ottenere il bonus 150 euro da pensionati, nello specifico, bisogna essere residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e di reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi, non superiore per il 2021 a 20 mila euro .