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Piccoli comuni sempre più ostaggio di società esterne

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Piccoli comuni sempre più ostaggio di società esterne. La denuncia arriva dall’Uncem e fotografa una situazione sempre più grave. In mancanza di personale, i mini enti sono spesso costretti a ricorrere a consulenti per svolgere funzioni fondamentali, come la stesura di bilanci e rendiconti, la gestione di mandati e pagamenti e le attività dell’ufficio tecnico. Una stortura che, secondo il presidente Marco Bussone, si combatte solo “riorganizzando le amministrazioni, con una seria e vera riforma del Testo unico degli enti locali, con un lavoro insieme tra enti (non certo con le fusioni tra comuni piccoli, semmai tra quelli grandi urbani), agevolando assunzioni di personale”. Il problema è sul tappeto da anni ed è figlio del pericoloso incrocio fra riforme fallite e soluzioni rabberciate, che spesso portano a vere e proprie forzature.

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